Comincia il gioco del rinvio. E’ iniziato ieri 16 maggio alle 9,30, nella Corte d’Appello di Catanzaro il processo d’appello per le morti di tumore nella fabbrica Marlane della Marzotto. 12 gli imputati, tutti assenti tranne l’ex sindaco Lomonaco, il chimico della fabbrica e dirigente della stessa. Fra gli imputati il Conte Marzotto, mai stato presente in aula. Il processo terminò il 19 dicembre del 2014 con un’assoluzione vergognosa di tutti gli imputati, oggi chiamati a rispondere solo del reato di omicidio colposo plurimo senza il disastro ambientale considerato in prescrizione già dal primo grado.
Presente in aula tutta la corazzata di avvocati della difesa Marzotto, da Lucibello, a Ghedini, a Giarda, Perugini, Sisto, Zarontello,Luongo , fino all’ex senatore berlusconiano, Giancarlo Pittelli, quello che presenziò alla presentazione del libro di Delle Chiaie a Cosenza nel settembre del 2012 mentre fuori la sede del Coni, la polizia caricava gli antifascisti. Ricordiamo come durante un’udienza nel tribunale di Paola la mattina del 28 settembre del 2012, l’ex senatore invece di seguire il processo si leggeva e sottolineava il libro del nazista delle Chiaie che avrebbe dovuto presentare nel pomeriggio a Cosenza. Questo il loro parterre, sempre agguerrito e organizzato. Striminzito il collegio di difesa delle parti civili, dimesso e disorganizzato. L’avv. Conte per il Comune di Tortora, l’unico comune della costa a costituirsi parte civile, gli avvocati della CGIL giunti da Roma, l’avv. Fabio Spinelli per Legambiente, Medicina Democratica, WWF e VAS, l’avv. dello Slai Cobas. In aula presenti solo i militanti del Comitato per le Bonifiche di Praia a Mare bloccati subito dai carabinieri mentre volevano aprire uno striscione per ricordare i lavoratori morti della Marlane. Assente il Comune di Praia a Mare che dopo una trattativa segreta fra il sindaco Praticò e Marzotto per un pugno di lenticchie ha ritirato la parte civile. Su questa trattativa documenti segreti sono giunti al giornalista Francesco Cirillo, in modo anonimo, che sono al vaglio di alcuni avvocati per decidere eventuali ricorsi alla Corte dei Conti. Ma dopo i soliti convenevoli, ecco le solite citazioni non giunte ad alcuni avvocati della difesa che hanno fatto ritirare in camera di consiglio il collegio giudicante che dopo due ore di camera ha deciso per il rinvio al 4 luglio. In un’aula vicina si festeggiava l’arrivo come Procuratore generale di Nicola Gratteri e tutte le telecamere erano in quella stanza. Forse, e ripeto forse, l’arrivo di Gratteri potrà significare una svolta nella conduzione del processo? Una conduzione dissimile da quella condotta dal presidente Introcaso a Paola che portò all’assoluzione piena degli imputati? Vedremo. Nuovo appuntamento a Catanzaro il 4 luglio.
Francesco Cirillo
nelle foto: l’aula a Catanzaro e lo striscione che si voleva aprire nell’aula
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