Abbiamo tradotto un intervento di Adam Chavez sulla situazione del Venezuela durante questo periodo di pandemia
Arriva il mese di maggio, e con esso il nostro saluto combattivo alla classe operaia della Patria e del mondo, che venerdì scorso ha celebrato la Giornata internazionale dei lavoratori, sebbene in condizioni atipiche, imposta dalla battaglia che oggi libera l’umanità dalla terribile pandemia di Covid-19; una realtà che tutto sembra indicare continuerà ad essere presente tra noi per un po’ di tempo e che ha colpito con particolare furia i paesi i cui governi hanno assunto la predicazione capitalista.
Come continua a essere dimostrato, questo è un modello esclusivo, ingiusto e decadente, che ha messo in luce la sua incapacità di affrontare l’attuale situazione mondiale. Questo è il caso negli Stati Uniti, dove il sogno americano si è rivelato una chimera; e, anche, in Europa, dove la “mano invisibile del mercato” ha smantellato il cosiddetto welfare state, considerato insostenibile dalle élite al potere di quel continente, secondo una logica neoliberista che ha aperto la strada a una politica sociale “austera”, caratterizzata da un riduzione drastica della percentuale del bilancio destinata alla protezione di queste città e alla privatizzazione dei servizi pubblici, compresi i sistemi sanitari; un disastro subito oggi dagli europei e dalle europee, che sono curati in servizi sanitari sopraffatti dalla realtà della pandemia.
Al contrario, si verifica in Venezuela, dove il governo bolivariano, sotto la guida del compagno presidente Nicolás Maduro, consolida il sistema di protezione sociale, quello delle missioni socialiste e delle grandi missioni, lasciato in eredità dal comandante Hugo Chávez, storico leader della rivoluzione bolivariana ; un modello che ha dimostrato la sua efficacia e che pone l’accento sulle persone, sulla salvaguardia delle loro vite, al di sopra della redditività e dei calcoli degli effetti economici; così come la solidarietà, la cooperazione e l’integrazione come strumenti per combattere Covid-19. Tutto ciò, nonostante i limiti che il blocco criminale economico, finanziario e commerciale imposto dall’imperialismo USA impone per il Paese.
Il nostro modello, quello socialista, che ha anche figure di spicco in paesi come la Cina e Cuba, ha dimostrato il suo valore e non dubitiamo che uscirà più forte dalla situazione attuale; aprendo la strada, nonostante il fatto che non mancano coloro i quali resistono al cambiamento, secondo il cantante Ali First, ad un’umanità più umana. Diversa fortuna attende i paesi che hanno assunto la logica della barbarie capitalista, i cui governi saranno indeboliti, data la loro grande incompetenza nell’affrontare l’attuale situazione critica, indipendentemente dalla forza economica e militare che hanno.
Guidare questi cambiamenti non è, tuttavia, un compito facile; per questo dobbiamo, come espresso dal comandante Chávez durante il suo discorso alla XV Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – tenutasi nel 2009 a Copenaghen-Danimarca – combattere incessantemente per il bene per avanzare in questo sforzo, facendo appello al nostro ceppo guerriero.
Quindi il nostro comandante eterno ha sottolineato: “… non aspettiamo con le braccia incrociate per la morte dell’umanità. La storia ci chiama all’unione e alla lotta. Se il capitalismo resiste, siamo obbligati a combattere contro il capitalismo e ad aprire le vie della salvezza della specie umana, dipende da noi, alzare le bandiere … di uguaglianza, amore, giustizia, umanesimo, del vero e profondo umanesimo. Se non lo facessimo, la creazione più meravigliosa dell’universo: l’essere umano, scomparirà … ”.
Il superamento della barbarie capitalista merita quindi la collaborazione di tutti, la mobilitazione permanente delle organizzazioni politiche, sociali e della classe operaia, che è chiamata a svolgere, insieme ad altre forze progressiste sul pianeta, un ruolo guida nel l’attuale situazione geopolitica, segnata in aggiunta dalla lotta per superare il Covid-19, dal brutale assalto imperiale contro la sovranità e l’indipendenza dei Popoli.
La costruzione di questo mondo migliore dipenderà da quanto siamo in grado di fare da ora in poi per rendere questo pianeta un posto più giusto, più sicuro e più dignitoso; della nostra coscienza riguardo all’importanza di questa battaglia per salvare la specie umana. Quel mondo, che non è solo possibile ma necessario, dobbiamo raggiungere per garantire la massima felicità possibile sulla terra. Combattiamo per lui!!
Adam Chavez