Ieri, 20 ottobre 2019, è stato un grande giorno per l’ambientalismo calabrese: più di 200 persone tra soci di associazioni, comitati, singoli appassionati della montagna, bikers e famiglie, si sono date appuntamento sulla Catena Costiera.
Un gruppo di persone è partito addirittura dal Santuario di Paola con le proprie bici da mountain bike per percorrere il sentiero religioso di San francesco di Paola arrivando fino a laghicello, il luogo dove si sono raccolte le persone per iniziare la passeggiata in difesa del bosco di Cozzo Cervello e per poi arrivare alla statua di San Francesco immersa in un bellissimo bosco di faggi secolari.
Dalla Pianura del Crati, guardando ad Ovest, in direzione Montalto, si intravedono delle antenne sulla cima della Catena Costiera, bene, quella è la zona che era stata condannata ad essere rasa al suolo dalle motoseghe, pronte per soddisfare la sete delle centrali a biomasse calabresi, tra cui quella della società Falck, situata nella zona industriale di Rende.
Il Sindaco di Paola ha ritirato la delibera di giunta con cui autorizzava il taglio, quindi per ora, abbiamo vinto una battaglia ma non la guerra. Dobbiamo infatti pretendere che venga istituito un Parco Naturale Regionale lungo la Catena Costiera che inizi dai Monti dell’Orsomarso fino ad arrivare a monte Cocuzzo.
No Megadiscarica Castrolibero – DecidiamoNoi