Limiti e proposte sulla politica degli alloggi popolari nel Comune di Reggio Calabria. Sarà questo l’argomento dell’assemblea organizzata per il prossimo venerdì, 17 maggio, a partire dalle ore 17, presso la libreria Universalia via Treviso alta nr 41. Promotori dell’iniziativa sono le associazioni riunite nell’Osservatorio sul disagio abitativo, con l’obiettivo di dibattere con la cittadinanza e le istituzioni sullo stato delle politiche abitative. Sarà anche occasione per avanzare proposte che avranno come protagonisti cittadini, associazioni e movimenti.
Saranno analizzati i limiti della politica degli alloggi ma anche le azioni che sono state realizzate e le proposte di legalizzazione del settore.
L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Falcomatà, in quattro anni e mezzo, ha assegnato soltanto otto alloggi alle famiglie vincitrici del bando 2005 mentre ha stornato un finanziamento di 11 milioni del decreto Reggio originariamente finalizzato agli alloggi ERP, con il quale potevano essere garantite oltre un centinaio di assegnazioni.
Dopo 80 giorni il Comune non ha ancora risposto alla petizione popolare presentata il 18 febbraio 2019 dall’Osservatorio sul disagio abitativo proprio per il ripristino del finanziamento 11 milioni di euro per l’acquisto di nuovi alloggi.
La proposta di acquisto degli alloggi risponde alla necessità di non consumare altro suolo con nuove costruzioni, perché nel Comune ci sono 62.000 alloggi di proprietà privata, attualmente “vuoti”.
Le verifiche sugli assegnatari di alloggi ERP procedono con enorme lentezza.
Il turn-over quindi non è stato applicato come sistema di gestione legale, necessario per reperire alloggi per le nuove assegnazioni e per garantire il controllo del patrimonio ERP.
La gestione economica del settore alloggi popolari è da anni completamente inefficiente. Questo causa gravissimi danni al patrimonio: non ne viene garantita la necessaria manutenzione e l’implementazione.
La gestione delle emergenze abitative, nonostante l’approvazione del regolamento comunale il 25 gennaio 2018, continua ad essere poco trasparente e, come in passato, senza un’apposita graduatoria.
A queste condizioni sono stati assegnati circa 20 alloggi ai sensi dell’articolo 31 LR 32/1996, a fronte di qualche centinaio di istanze. La norma regionale sulla mobilità degli alloggi ERP del 1996, dopo 23 anni, continua a non essere applicata dal Comune e dall’Aterp e centinaia sono le richieste inevase.
Il progetto di superamento del ghetto dell’Ex Polveriera ha portato alla sistemazione in dislocazione di 17 nuclei familiari ma è bloccato da 8 mesi. Le 15 famglie rimaste nel ghetto abitano tra le macerie delle baracche demolite dal Comune, tra le quali è presente amianto. Una condizione di gravissimo pericolo per la salute pubblica.
Questi saranno i temi di discussione dell’assemblea alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare attivamente.
Osservatorio sul disagio abitativo (Un Mondo Di Mondi, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Centro Sociale Nuvola Rossa, Comitato Solidarietà Migranti, Reggio Non Tace, Collettiva AutonoMia)