RUSPE O BIBERON
A cena con vecchi amici. Su Internet e in autobus. Ovunque siamo avvelenati da luoghi comuni razzisti o paternalisti. Quelli dei cattivi e quelli dei buoni: la ruspa (dobbiamo cacciarli) o il biberon (dobbiamo assisterli). Ma qual è la realtà?
Perché i somali si bruciano le dita, gli eritrei vogliono sfondare il confine italiano, gli egiziani mettono in crisi le multinazionali e tutti hanno il terrore di “Dublino”? Perché invochiamo la chiusura dei confini adesso che siamo noi a partire? È vero che c’è un’invasione in corso? Allora perché aiutiamo i dittatori africani?
Le storie delle migrazioni sono articolate e affascinanti. Eppure ovunque siamo avvelenati dalla semplificazione e dai luoghi comuni razzisti. Quelli dei cattivi e quelli dei buoni: la ruspa (“dobbiamo cacciarli”) o il biberon (“dobbiamo assisterli”).
Ma “il migrante” non esiste, è una figura creata dalla nostra immaginazione.
Il “migrante” è come Babbo Natale. Tutti ne parlano anche se non esiste. È una sintesi di luoghi comuni. Esistono invece donne e uomini in carne e ossa. In questo libro la potenza narrativa delle storie di vita irrompe mostrandoci un mondo pulsante. Del tutto differente dalla rappresentazione corrente.
Sab. 10 MARZO (Palazzo Panariti, ore 18:00), in occasione del 4° appuntamento della nostra Rassegna Resistente, affronteremo questi temi in assemblea con Antonello MANGANO, autore del libro Ruspe o biberon, giornalista de L’Espresso e curatore delle edizioni terrelibere.org.
Lamezia Terme, 06/03/2018
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