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Un documento storico desecretato e i cosiddetti complotti

# IL COMPLOTTARDO

per la storia dei crimini di Stato per cui i cittadini sono semplici pedine, sacrificabili per obiettivi “più alti”.

Un documento desecretato rende noti i piani, poi non realizzati, di fare un attentato a militari statunitensi per dare la colpa ai cubani e giustificare un nuovo attacco all’isola (visto l’insuccesso della Baia dei Porci)

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13 March 1962

MEMORANDUM FOR THE SECRETARY OF DEFENSE

SUbject: Justification for US Military Intervention in Cuba (TS)

1. The Joint Chiefs of Staff have considered the attached Memorandum for the Chief of Operations, Cuba Project, which responds to a rerquest of that office for brieif but precise description of pretexts which would provide justification for US military interverition in Cuba.

2. The Joint Chiefs of Staff recommend that the proposed memorandum be forwarded as a preliminary submission suitable for planning purposes. It is assumed that there

will be similar submissions from other agencies and that these inputs will be used as a basis for developing a time-phased plan. Individual projects can then be considered on a case-by-case basis.

3. Further, it is assumed that a single agency will be given the primary responsaibility for developing military and para-military aspects of the basic plan. It is recommended that this responsibility for both overt and covert military operations be assigned the Joint Chiefs of staff.

1 Enclosure .

Memo for Chief of Operations, Cuba Project

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Traduzione in italiano

13 marzo 1962

MEMORANDUM PER IL SEGRETARIO DELLA DIFESA

Oggetto: Giustificazione dell’intervento militare statunitense a Cuba (TS)

1. I Capi di Stato Maggiore hanno preso in considerazione l’allegato memorandum per il Capo delle Operazioni, Progetto Cuba, che risponde alla richiesta di tale ufficio di una descrizione chiara ma precisa dei pretesti che giustificherebbero l’intervento militare statunitense a Cuba.

2. I Capi di Stato Maggiore raccomandano che il memorandum proposto venga trasmesso come presentazione preliminare adatta a scopi di pianificazione. Si presume che ci saranno proposte simili da parte di altre agenzie e che questi input saranno usati come base per sviluppare un piano a tempo. I singoli progetti potranno poi essere presi in considerazione caso per caso.

3. Inoltre, si presume che a un’unica agenzia sarà affidata la responsabilità primaria di sviluppare gli aspetti militari e para-militari del piano di base. Si raccomanda che questa responsabilità per le operazioni militari sia palesi che segrete sia assegnata allo Stato Maggiore.

1 Allegato .

Memo per il Capo delle Operazioni, Progetto Cuba


https://nsarchive2.gwu.edu/news/20010430/doc1.pdf

Il memorandum allegato a questo documento desecretato esamina alcune ipotesi di auto-attentato da pubblicizzare come atto terroristico cubano e che avrebbe dato una giustificazione popolare all’intervento statunitense sull’isola. Tutto ciò mostrerebbe ai tanti inellettualoni fiduciosi delle meravigliose sorti e progressive dell’Occidente democratico e liberale, come da sempre si usi l’indignazione pubblica per atti propagandati in una certa maniera ma che in realtà hanno avuto una genesi ben diversa. Traduciamo in italiano i punti fondamentali per far capire fino a che grado si possa spingere uno Stato per arrivare ai suoi obiettivi politici anche sacrificando vite umane di suoi cittadini.


  1. Dal momento che parrebbe consigliabile l’utilizzo di una provocazione come base per un intervento militare statunitense a Cuba, potrebbe essere portato ad esecuzione un piano segreto di simulazione, che includa necessarie azioni preliminari come da proposte in risposta al requisito 33c, come tentativo di provocare reazioni da parte cubana. Dovrebbero essere incrementati inganni e iniziative di disturbo per convincere Cuba di un’invasione imminente. La nostra posizione militare durante l’esecuzione del piano permetterà un cambio rapido dallo stato di esercitazione a quello di intervento se la risposta cubana lo giustificherà.
  2. Sarà pianificata una serie di incidenti ben coordinati a Guantanamo, apparentemente condotti da forze cubane nemiche.a. Ipotesi di incidente per rendere credibile un attacco (non in ordine cronologico):
    1. Diffondere molte voci usando una radio clandestina.
    2. Sbarcare forze cubane amiche in uniforme mimetica per inscenare un attacco alla base.
    3. Simulare la cattura di sabotatori cubani nella base.
    4. Creare disordini ai cancelli della base utilizzando forze alleate cubane.
    5. Far esplodere munizioni e accendere fuochi nella base.
    6. Incendiare un aereo sulle piste (sabotaggio).
    7. Colpire la base dall’esterno con colpi di mortaio con alcuni danni alle installazioni.
    8. Catturare squadre d’assalto in avvicinamento dal mare a Guantanamo City o nelle vicinanze.
    9. Catturare gruppi di miliziani che assaltano la base.
    10. Sabotare una nave nel porto con fiamme e incendi.
    11. Affondare una nave accanto alla bocca del porto. Simulare funerali di finte vittime (possibilmente una decina).
    b. Gli Stati Uniti risponderebbero con azioni di attacco volte a garantire i rifornimenti di carburante e di acqua e distruggendo le installazioni di artiglieria e di mortaio che minacciano la base.c. Avviare operazioni militari americane su larga scala.
  3. Un incidente sullo stile del “Maine” potrebbe essere organizzato in vari modi:a. Si potrebbe far esplodere una nave americana a Guantanamo e incolpare Cuba.b. Si potrebbe abbattere un velivolo telecomandato (senza equipaggio) sulle acque territoriali cubane. Potremmo causare un simile incidente vicino a l’Avana o a Santiago come spettacolare esito di un attacco cubano dal mare o dal cielo o da entrambi. La presenza di aerei o navi cubani che semplicemente indagano le intenzioni della nave potrebbero facilmente risultare prove convincenti che la nave sia stata attaccata. La vicinanza con l’Avana o Santiago aggiungerebbe credibilità, particolarmente nei confronti di chi abbia udito lo scoppio o visto le fiamme. Gli Stati Uniti potrebbero procedere con un’operazione di salvataggio via aerea e navale coperta da caccia per evacuare i sopravvissuti di un equipaggio inesistente. Liste di vittime sui giornali porterebbero un’utile ondata di indignazione nazionale.
  4. Potrebbe essere avviata una campagna terroristica di matrice comunista cubana nella zona di Miami, in altre città della Florida o addirittura a Washington. La campagna potrebbe mirare a rifugiati negli Stati Uniti. Potremmo affondare una barca di cubani in rotta verso la Florida, nella realtà o con una simulazione. Potremmo promuovere attentati alle vite di rifugiati cubani negli Stati Uniti fino al punto di pubblicizzare ampiamente dei ferimenti. L’esplosione di alcune bombe al plastico in manifestazioni sportive selezionate, L’arresto di agenti cubani e la diffusione di documenti predisposti per sostenere il coinvolgimento cubano, sarebbero utili nel promuovere l’immagine di un governo irresponsabile.
  5. Potrebbe essere simulata ostilità di matrice cubana e castrista nei confronti di una vicina nazione caraibica, sull’esempio dell’invasione del 14 giugno della Repubblica Dominicana. Sappiamo che Castro al momento sovvenziona attività sovversive nei confronti di Haiti, della Repubblica Dominicana, del Guatemala e del Nicaragua e forse di altri stati. Queste attività possono essere evidenziate e ne possono essere inventate delle altre per poi smascherarle. Ad esempio possiamo sfruttare la reattività delle Forze Aeree Dominicane nei confronti di intrusioni sullo spazio aereo nazionale. B-26 o C-46 “cubani” potrebbero effettuare raid incendiari notturni. Si possono reperire munizioni incendiarie del blocco sovietico e accoppiarle con messaggi “cubani” ai movimenti clandestini comunisti della Repubblica Dominicana e rifornimenti “cubani” che potrebbero essere trovati o intercettati sulle spiagge.
  6. L’uso di caccia di produzione sovietica pilotati da aviatori americani potrebbe fornire ulteriori provocazioni. Il disturbo dell’aeronautica civile, l’attacco a vascelli di superficie e la distruzione di un aereo telecomandato americano da parte di MiG sarebbe utile come azione complementare. Un F-86 adeguatamente riverniciato potrebbe convincere i passeggeri di aver visto un MiG, a maggior ragione se il pilota dovesse annunciare l’evento. L’inconveniente principale di questa ipotesi è il rischio implicito nel reperimento o nella modifica dell’aereo. Tuttavia, copie credibili di MiG possono essere realizzate negli Stati Uniti in tre mesi.
  7. Tentativi di dirottamento nei confronti di aerei e imbarcazioni dovrebbero apparentemente proseguire come misure di disturbo organizzate dal governo cubano. Contemporaneamente, dovrebbero essere incoraggiate autentiche diserzioni di aerei ed imbarcazioni civili e militari cubani.
  8. È possibile provocare un incidente che dimostri in modo convincente che un aereo cubano abbia attaccato e abbattuto un velivolo charter civile in volo dagli Stati Uniti verso Giamaica, il Guatemala, Panama o il Venezuela. La destinazione potrebbe essere scelta in modo che il piano di volo incroci Cuba. I passeggeri dovrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi gruppo di persone con interessi comuni, tali da giustificare un volo charter e non di linea.a. Un aereo della base aerea di Eglin AFB verrebbe riveniciato e rinumerato come un duplicato esatto di un aereo civile, di proprietà di un’organizzazione facente capo alla CIA nell’area di Miami. Al momento previsto, il duplicato sostituirebbe l’aereo originale e vi sarebbero imbarcati i passeggeri prescelti, tutti con identità opportunamente preparate. L’aereo originale verrebbe sostituito da un velivolo radiocomandato.b. Gli orari di decollo del velivolo radiocomandato e di quello reale verrebbero sincronizzati per permettere un incontro a sud della Florida. Dal punto d’incontro, l’aereo civile scenderebbe a quote molto basse e si dirigerebbe direttamente a un campo ausiliario della base aerea di Eglin, equipaggiata per l’evacuazione dei passeggeri e per riportare l’aereo alle condizioni originarie. Nel frattempo, il velivolo radiocomandato proseguirebbe lungo il piano di volo previsto. Giunto sopra Cuba, il drone trasmetterebbe sulle frequenze internazionali d’emergenza il segnale di “MAYDAY”, dichiarandosi sotto attacco da parte di un MiG cubano. La trasmissione verrebbe interrotta e la distruzione del velivolo sarebbe innescata da un radiosegnale. Ciò permetterebbe alle stazioni radio ICAO nell’emisfero occidentale di informare dell’accaduto gli Stati Uniti, invece di costringerci a tentare di “rivendere” la storia dell’incidente.
  9. È possibile inscenare un incidente che faccia pensare che MiG cubani abbiano abbattuto un aereo dell’USAF su acque internazionali, durante un attacco non provocato.a. 4 o 5 caccia F-101 saranno inviati dalla base aerea di Homestead, in Florida, nelle vicinanze di Cuba. La loro missione sarà quella di invertire la rotta e simulare caccia nemici per un’esercitazione nel sud della Florida. Questi aerei potrebbero fare frequenti variazioni di rotta. Gli equipaggi riceverebbero istruzioni di mantenersi oltre le 12 miglia dalle coste cubane. Tuttavia sarebbero equipaggiati con munizionamento reale per fronteggiare eventuali iniziative ostili dei MiG cubani.b. Durante uno di questi voli, un pilota precedentemente istruito, chiuderebbe la formazione mantenendo una notevole distanza tra i velivoli. Giunto vicino a Cuba, questo pilota trasmetterebbe di essere stato attaccato dai MiG e scenderebbe di quota, senza ulteriori comunicazioni. A quel punto si dovrebbe dirigere direttamente a ovest a bassissima quota e atterrare in una base ausiliaria di Eglin. L’aereo sarebbe subito preso in carico da personale adeguato e gli sarebbe dato un nuovo numero di serie. Il pilota, che avrebbe condotto l’operazione sotto falso nome, tornerebbe alla sua identità e alla sua normale attività. A quel punto aereo e pilota sarebbero scomparsi.c. Alla stessa ora del presunto abbattimento, un sottomarino o una piccola imbarcazione di superficie spargerebbe parti di F-101, paracadute e altro all’incirca a 15 o 20 miglia dalla costa cubana e si disimpegnerebbe. I piloti di ritorno a Homestead racconterebbero una storia autentica, per quel che ne sanno. Navi ed aerei da recupero potrebbero essere inviati, trovando parti dell’aereo.