No perditempo!

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Ce lo dice l’Europa: la politica del copia e incolla

Sono tante le necessità che affliggono le nostre comunità. Poche le risorse per soddisfarle tutte, dicono gli amministratori. Così, la rete idrica è un colabrodo con punte che toccano il 60-70% di perdite del prezioso e vitale liquido, per fare una visita o delle analisi e non aspettare due anni c’è bisogno dei soldini per rivolgersi ai privati, le strade e gli edifici pubblici (scuole, municipi, case popolari) sono al limite dell’agibilità.

In questo stato delle cose, la nostra matrigna chiamata Europa programma l’ennesimo finanziamento calato dall’alto per la realizzazione dell’ennesimo Palasport polivalente condendola con la notizia, sempre gradita, che parte della struttura è riservata all’esercizio anche agonistico da parte delle persone con disabilità. Non importa se sia vero o meno. Ricordiamo a questo riguardo, come un flash, l’impossibilità di utilizzare il palazzetto nuovo di zecca del Villaggio Europa a Rende (CS) per il torneo di Torball organizzato dall’Unione Italiana Ciechi con annessa figura di merda amministrativa.

Dunque, dietrofront, il nuovissimo palazzetto non potrà essere utilizzato per eventi sportivi di ragazzi con disabilità ma potrà ospitare fiere ed esposizioni. Di contro, una struttura oramai datata, preesistente e funzionante, era sufficiente – anzi spesso sottoutilizzata – e in grado di ospitare l’evento (sic!).

Nel comunicato del Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, di presentazione dell’opera si afferma: “Soprattutto, [il Palasport] è un presidio di inclusione sociale che, per le sue caratteristiche, vanta pochi altri esempi nel resto del Paese, collocando Cosenza all’avanguardia per qualità e prestigio delle attività sportive. Il Palazzetto dello Sport, in poche parole, rappresenta l’ennesimo tassello del mosaico di città moderna, sostenibile ed inclusiva che stiamo realizzando”.

Peccato che a pochi metri (non kilometri) di distanza, in quel di Rende, nella stessa Area Urbana, sta prendendo vita un progetto fotocopia.

È stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione del centro sportivo polifunzionale paralimpico a Rende, in contrada Marchesino. Il centro di preparazione per atleti non vedenti sarà finanziato dal PNRR per oltre 4 milioni di euro. […] Con la partecipazione della Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi FISPIC, si provvederà a costruire un centro sportivo polivalente che potrà ospitare oltre agli sport più classici come pallavolo, basket, atletica leggera anche lo squash e discipline paralimpiche come il goalball e il torball”.  (Fonte: sporteimpianti.it)

Con un sincronismo quasi perfetto anche l’Università della Calabria (sempre a Rende e a poche centinaia di metri dal precedente) vince un bando per l’edilizia sportiva. Quest’anno sarebbe previsto l’avvio dei lavori per la Cittadella dello Sport ed il potenziamento delle strutture del Campus. Con 8,6 milioni è il più grande progetto finanziato nel Mezzogiorno. […] La centralità che rivestirà sempre più lo sport all’Unical non può prescindere dal coinvolgimento attivo degli studenti con disabilità iscritti all’ateneo. Si procederà con l’allestimento delle palestre per la pratica di due discipline sportive sempre più diffuse e preferite: il torball, gioco sportivo a squadre per non vedenti, e il sitting volley, la pallavolo paralimpica. (Fonte: unical.it)

Per farvi comprendere ulteriormente come oramai la politica non sia più visione del mondo e anticipazione dei tempi, programmazione, profezia, idea ma un mero copia e incolla ed un immane giro di denari pubblici centrato nell’Unione Europea, ci spostiamo poco più in là, a Corigliano-Rossano, e troviamo un altro progetto, questa volta ancora con fondi PNRR, molto simile persino nell’espressione grammaticale della sua presentazione:

“Dopo aver ottenuto un finanziamento per oltre un milione e mezzo di euro, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale”, sono partiti i lavori per la realizzazione della Cittadella dello Sport nel Centro Storico di Rossano. Il bando Pnrr in oggetto si pone l’obiettivo di incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane. L’intervento previsto grazie al finanziamento prevede la realizzazione di un impianto sportivo polivalente indoor ed outdoor, con spazi per praticare basket, calcetto, pallavolo, pallamano, ginnastica, arti marziali, scherma, padel e pista di pattinaggio, nell’area comunale di circa 5.000 mq, in località Sant’Antonio, nei pressi del Teatro Maria De Rosis”. (Fonte: comunecoriglianorossano.eu)

Stesso copione a Crotone, Torino, Vercelli, Cesano, Bologna: tanti nuovi impianti sportivi mentre quelli preesistenti chiudono per la mancanza di manutenzione.

Sono gli stessi cittadini di Cosenza che lo testimoniano commentando il post del primo cittadino di Cosenza:

“Benissimo!

Ma la palestra della scuola primaria di via Misasi?

Possibile che non si riesce a fare nulla?

Si trova in centro e ricomincerebbe a essere risorsa sia per gli alunni che per la cittadinanza come lo era un tempo ( riducendo anche l’utilizzo di automobili di chi abita lì vicino e vuole svolgere o far svolgere ai propri figli attività motoria)

É stato previsto qualche intervento Franz Caruso ?”

[…]

Lo stadio tra 30 anni?? Per un po’ di intonaco la tribuna B chiusa 2 anni.. immagino per il resto…..

[…]

Il planetario intanto crolla…

[…]

Franz Caruso: “Nel Planetario ci sono stati atti vandalici che hanno riguardato anche le lenti Zeiss, che hanno un costo elevato.

Noi non possiamo chiamare Zeiss perchè abbiamo scoperto che non sono stati pagati.

Quell’opera io non posso metterla in funzione perchè ci vogliono 450 mila euro per pagare la Zeiss”

[…]

Il 4* palazzetto mancava proprio.. ristrutturare e rendere più moderni i tre che abbiamo già no eh?

Progetti analoghi in giro per l’Italia

A queste giuste osservazioni dei cittadini, molti dei quali anche favorevoli al Palasport, risponde la signora Carla Perris, sembrerebbe a nome del Comune di Cosenza, che snocciola alcuni altri finanziamenti per recuperare strutture al momento inagibili perché vandalizzate o nuovi progetti sulle strutture sportive:

  • 3 milioni e 800 mila euro per il recupero del Palazzetto dello Sport di Casali;
  • 7 milioni di euro per “avvicinare” le curve del San Vito – Marulla.

Se facciamo una somma di tutti questi finanziamenti, qui ne abbiamo raccolti solo alcuni, e aggiungiamo la pioggerella di prebende elargite sempre con i fondi PNRR, possiamo realizzare finalmente che i soldi ci sono ma che spessissimo sono male investiti in tutta Italia e alle nostre latitudini, spesso, le opere poi inaugurate sono consegnate “chiavi in mano” alla gestione degli amici degli amici o utilizzate per pagare qualche cambiale elettorale. Pensiamo allo scempio del Parco Acquatico o al Palasport di Villaggio Europa sempre a Rende o ai tanti impianti sportivi ed edifici pubblici lasciati a marcire o regalati a canone zero o quasi a personaggi vicini alle amministrazioni o alle cosche.

Allora, cari amministratori europei, nazionali, regionali o cittadini, la prossima volta, quando si chiederà conto delle strade colabrodo, dei servizi pubblici essenziali inesistenti, delle scuole che cascano a pezzi, della rete idrica “buchi buchi”, del Pronto Soccorso inefficiente, non date la colpa alle precedenti amministrazioni o alla mancanza di risorse: confessate più candidamente che avete pensato per il nostro bene di investirli in palazzetti, parchi acquatici, campi di padel, cittadelle dello sport e in una miriadi di altre strutture pubbliche che presto verranno dimenticate, vandalizzate e che poi serviranno certamente per nuovi finanziamenti atti a ripristinarle!

Va bene lo sport inclusivo – è salutare, è un ammendante sociale, è una fucina di valori comunitari – ma, forse, tre cittadelle dello sport tra Rende e Cosenza di nuova costruzione inserite tra le strutture già esistenti (tre palazzetti tra Via Popilia, Donnici e Casali, il Chiappetta Village a Rende, gli Stadi Marulla e Lorenzon, il Campo Scuola, il CUS, l’area del Marchesino, le Piscine di Rende e Cosenza, l’area tra il Marca e la Pro-Cosenza, l’area tra il Real Cosenza e le defunte cupole geodetiche, il viale Parco con i nuovi impianti ed i campi nuovissimi di Viale dei Giardini di calcio a 5 in sintetico e di padel del Centro Storico di Rende entrambi inutilizzati, il Palasport di Villaggio Europa, il Parco Acquatico, le varie palestre scolastiche e quelle private, la bocciofila etc.. etc…) sono effettivamente troppe o comunque inutili: cosa me ne faccio infatti della possibilità di allenarmi e tenermi in forma se poi sono destinato a morire per la carenza di medici ed infermieri presso le strutture sanitarie?

Avremo forse l’Area Urbana più sportiva d’Europa ma senza trasporti pubblici per raggiungere le strutture, con le strade da affrontare preparati come in una gara Off-Road, i marciapiedi invasi di spazzatura non raccolta e senz’acqua per farsi una doccia dopo gli allenamenti viste le troppe falle della rete idrica.

Questa dovrebbe essere la Politica: un’idea di città inserita in una visione del mondo, una costruzione di comunità partendo dal basso verso l’alto, uno sguardo agli esclusi ed agli emarginati del sistema, una partecipazione entusiasta e vibrante al bene comune.

Questa invece è la politica attuale: un copia incolla di progetti pensati in Europa, dall’alto in basso, e gettati sul territorio per il solo scopo di ‘muovere’ le risorse pubbliche ad esclusivo vantaggio dei potentati economico-finanziari.

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