Riceviamo e pubblichiamo un’inchiesta sull’eccesso di medicalizzazione nella scuola primaria con particolare riferimento agli alunni rom nel territorio reggino e calabrese.
Nella città di Reggio Calabria l’eccesso di medicalizzazione nelle scuole sta producendo da anni, nel silenzio assordante di tutti, un numero incredibile di diagnosi di disabilità (Legge 104/92) degli studenti, principalmente degli alunni rom ma anche degli altri alunni.
Per l’anno scolastico 2023/2024, appena concluso, dai dati forniti dall’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” del quartiere di Catona, risulta che dei 115 alunni rom italiani iscritti presso l’Istituto Comprensivo 48 alunni sono stati certificati con disabilità ai sensi della Legge 104/92.
Quindi al 41,8% degli alunni rom di questo Istituto Comprensivo è stata rilasciata una certificazione di handicap ai sensi della legge 104/92. Un dato incredibile se si considera che la percentuale nazionale equivalente che si può ricavare dai dati forniti dal Miur per l’avvio dell’anno scolastico 2023/2024 è del 4,86%.
Mentre la stessa percentuale per la Regione Calabria è del 4,23%. Pertanto, la percentuale degli alunni rom con certificazione Legge 104/92 di questo Istituto Comprensivo risulta essere quasi dieci volte superiore sia di quella nazionale che di quella regionale. Se consideriamo che le due percentuali, nazionale e regionale, delle certificazioni vengono considerate da diversi esperti troppo alte in quanto una buona parte di queste sarebbe errata, come gli stessi esperti valuterebbero una percentuale che supera il 40%?[1]
Oltre ai 115 alunni rom italiani iscritti per l’anno scolastico 2023/2024 presso l’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona (che sono residenti con le loro famiglie nel quartiere di Arghillà) gli altri alunni rom italiani, circa 210, residenti negli altri quartieri della città di Reggio Calabria iscritti per lo stesso anno scolastico in altri Istituti Comprensivi ed Istituti Superiori, hanno ricevuto una percentuale di certificazioni di disabilità, Legge 104/92, di circa il 35%. Pertanto, nella complessiva popolazione scolastica rom della Città, relativa all’anno scolastico 2023/2024, che è stata di circa 325 alunni hanno avuto una certificazione ai sensi della L. 104/92 circa 122 alunni. Quindi il 37,55% di tutti gli alunni rom ha avuto una certificazione di handicap. Anche questo dato generale è molto allarmante perché, secondo la letteratura scientifica, la gran parte di queste certificazioni non potrebbe che essere errata per diversi motivi scientifici. Difatti una percentuale di handicap tanto elevata (37,55%) se corrispondesse a reali patologie negherebbe una serie di scoperte scientifiche consolidate. Negherebbe perfino la scoperta dell’inesistenza delle razze umane.
Ma la problematica dell’eccesso diagnostico non riguarda solo gli alunni rom. Difatti la città di Reggio Calabria presenta insieme ai dati incredibili degli alunni rom anche delle percentuali di alunni non-rom certificati ai sensi della Legge 104/92 più alte di quelle nazionali e regionali, ma inferiori a quelle degli alunni rom. A questo proposito già i dati dell’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” sono molto indicativi. Nell’anno scolastico 2023/2024 nello stesso Istituto gli alunni non-rom certificati (L. 104/92) sono stati 43 costituendo il 6,16% del totale degli alunni non-rom dell’Istituto. Questa percentuale – anche se è quasi un sesto (1/6) di quella degli alunni rom (che è del 41,8%) – è ugualmente elevata, in quanto è superiore a quella nazionale e a quella regionale di circa due punti.
Non solo l’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” raggiunge questi dati elevati. Nella città di Reggio Calabria diversi Istituti Comprensivi ed Istituti di Scuola Superiore presentano, da tempo, percentuali molto alte. A titolo esemplificativo elenchiamo i dati percentuali di alcune delle altre scuole della Città che superano le percentuali di certificazione Legge 104/92 nazionali e regionale: IC “Lazzarino Gallico” (5,95%), IC “Falcomatà Archi” (5,22%), IC “Galluppi- Collodi –Bevacqua” (8,4%), IC “Nosside Pythagoras” (5,00%), IC “San Sperato Cardeto” (6,2%), IIS “Boccioni Fermi” (12,67%), Istituto Tecnico Tecnologico “Panella Vallauri” (5,69%). Le suddette percentuali sono state ricavate dagli stessi documenti pubblicati (Piani Annuali di inclusione) dalle Scuole nei rispettivi siti web istituzionali. Purtroppo, tali dati elevati vengono registrati dalle stesse Scuole e da altre Istituzioni come un “normale” aumento, senza porsi alcuna domanda sia sulla correttezza degli stessi dati in termini di evidenze scientifiche e sia sul perché i dati siano più alti anche di quelli regionali e nazionali. Eppure lo stesso scostamento dei dati rispetto ad altri territori costituisce, secondo gli esperti, uno dei fattori che dimostrerebbe in modo palese la poca correttezza di queste diagnosi.
In definitiva il fenomeno che si registra nella Città è quello di un gravissimo eccesso diagnostico che oggi ha raggiunto numeri elevatissimi per gli alunni rom e che si è sviluppato con dati meno alti ma ugualmente preoccupanti anche per gli altri alunni.
E’ una medicalizzazione delle difficoltà di apprendimento; difficoltà che dovrebbero essere affrontate attraverso la pedagogia e non attraverso le diagnosi ed il sostegno abbassando le potenziali aspettative degli alunni. Questa medicalizzazione diffusa andrebbe affrontata in modo operativo con la massima urgenza attraverso la concertazione di tutte le Istituzioni interessate e chiedendo l’aiuto degli esperti.
Associazione “Un Mondo Di Mondi”
NOTE
[1] (Daniele Novara, Non è colpa dei Bambini, Perché la scuola sta rinunciando a educare i nostri figli e come dobbiamo rimediare. Subito,2017 Rizzoli Libri S.p.A.- Daniele Novara, I bambini sono sempre gli ultimi, come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro, Mondadori Libri 2020- Michele Zappella, Bambini con l’etichetta. Dislessici, autistici ed iperattivi : cattive diagnosi ed esclusione, Feltrinelli 2019- Benedetti G. , La bolla dell’autismo, Self-Publishing 2020- Emidio Tribulato , Bambini da liberare – Una sfida all’autismo, Centro Studi Logos – Messina – Self-Publishing 2020 – Associazione TreeLLLe, Caritas Italiana e Fondazione Giovanni Agnelli – Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte – 2011 Editore Erikson- Michele Zappella – Quando l’Autismo è una falsa diagnosi– in Conflitti rivista italiana di ricerca e formazione psicopedagogica nr 4 /2018 – Chiara Gazzola, Divieto D’infanzia, BFS Edizioni 2018 – Daniela Lucangeli, Discalculia evolutiva si- Discalculia evolutiva no? Contributo delle ricerca cognitiva, in Giovanni Simoneschi, Annali della Pubblica Istruzione 2/2010 La Dislessia ed i Disturbi specifico di apprendimento, Le Monnier 2011 – Allen Frances , Primo, non curare chi è normale, Contro l’invenzione delle malattie, 2013 Bollati Boringhieri ).