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INCHIESTA: COMMERCIANTI DI MONTALTO UNITI NELLA PANDEMIA

Iniziamo un percorso di inchiesta sulla condizione della popolazione durante la pandemia. Il primo articolo si focalizza su un gruppo di commercianti di Montalto Uffugo che manifesta le problematiche che attanagliano la vita dei piccoli esercenti costretti ad abbassare le saracinesche a causa del lockdowm

Unire le forze in un momento di crisi pare l’unica via d’uscita dall’attuale fase pandemica. Un sistema basato sulla concorrenza e sul mercato tout court sta manifestando in questa fase tutte le sue debolezze e contraddizioni.

Il 10 Marzo un gruppo di esercenti, riunitisi sotto la sigla “Commercianti Montalto Uniti”, ha organizzato un primo incontro pubblico che ha raccolto le prime 20 adesioni e deciso di costituire un’associazione per sollevare con più forza le loro diverse problematiche verso le istituzioni cominciando dal primo cittadino di Montalto. La richiesta immediata al Sindaco è stata quella di una moratoria sui tributi locali comunali e le cartelle e di farsi portavoce alle istanze superiori del governo regionale e nazionale.

Questo lavoro ha prodotto una delibera del 05 maggio 2020 che ha decretato la sospensione dei termini di versamento dei carichi tributari per gli avvisi emessi dal Comune e dall’Agente di Riscossione. Anche sulla TARI il Comune si è fatto promotore di una richiesta di finanziamento al Governo per procedere ad un’esenzione per quegli esercizi che sono stati obbligati alla chiusura dai vari DPCM. Nella fase di riapertura inoltre sarà possibile per i locali di ristorazione e i bar di poter utilizzare gli spazi pubblici antistanti l’esercizio commerciale derogando ai normali iter autorizzativi e al costo per l’occupazione di suolo. Si procederà anche con l’invito degli esercenti ad un tavolo tecnico per stabilire dei criteri equi per richiedere al governo un contributo economico per gli esercizi più colpiti ed avere maggiore trasparenza anche rispetto ai 188mila euro girati dalla Regione al Comune per i famosi buoni spesa distribuiti con autocertificazione.

In effetti se per i disoccupati ed i poveri che non percepivano il reddito di cittadinanza prima della pandemia qualcosa è stato fatto, anche se assolutamente parziale e neanche lontanamente risolutivo della problematica, attraverso i buoni spesa, per gli autonomi e le partite IVA ancora non risultano erogati i famosi 600 euro di Aprile che dovrebbero diventare 1000 a Maggio anche se con paletti più restrittivi. Infatti per la mensilità corrente potranno fare domanda solo alcune categorie di lavoratori, a cominciare dalle partite Iva iscritte alla gestione separata Inps, che autocertifichino una riduzione del reddito di almeno il 33 percento nel periodo di marzo e aprile del 2020 rispetto allo stesso bimestre del 2019.

Per questo motivo il movimento dei commercianti a Montalto ma anche le recenti manifestazioni a Cosenza stanno provando a mettere in luce la problematica affinché si trovi celermente una soluzione visto che si può posticipare tutto ma non i bisogni primari delle persone.

Seguiremo da vicino questa problematica e tutte quelle relative al dramma occupazionale che certamente esploderà nei prossimi giorni se non si troveranno soluzioni adeguate alla crisi in corso.

redazione Malanova

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