di Francesco Cirillo
Per quelli che credono che da questa pandemia impareremo qualcosa e che dopo “niente sarà come prima”, io rispondo subito che invece, tutto sarà come prima. Non si tratta di essere pessimisti, ma semplicemente di essere realisti, di conoscere la storia recente e passata, per arrivare alla conclusione che l’animo umano è così incancrenito da secoli di oppressione, violenze, odi, furori, repressioni, interesse personale che difficilmente avrà modo di ri/convertirsi nel giro di qualche mese. Sono i poteri che hanno ridotto così l’umanità, poteri che esistono e che purtroppo, grazie a noi stessi esisteranno anche dopo la pandemia. Sono questi poteri, che ben conosciamo, che hanno sfruttato la natura, distrutto l’ambiente, violentato le coscienze, annullati i bisogni primari umani per sostituirli con bisogni inutili. Sono questi poteri i responsabili di questa situazione, perché loro sperimentano i virus, loro gestiscono le città, loro hanno gli eserciti, loro pensano alle guerre, loro pensano a come continuare a far fruttare i propri soldi, loro gestiscono le banche, le borse, i traffici valutari, loro e soltanto loro gestiscono le ricchezze e le tante mafie. Leggiamo la storia, per capire se tragedie come queste o similari abbiano mai cambiato l’animo umano. La pandemia chiamata Spagnola dal 1918 a dicembre del 1920 uccise tra i 50 milioni e 100 milioni di persone in tutto il mondo su una popolazione di due miliardi e un quarto risultò infettata. La prima guerra mondiale uccise tra i 15 e i 20 milioni di persone fra militari e civili; la seconda guerra mondiale furono 60 milioni, il 60% erano civili; la Shoah causò oltre sette milioni di morti ebrei, omosessuali, politici, religiosi. Le guerre hanno portato alla distruzione di intere città, distrutto monumenti storici, musei, foreste. Dopo le due guerre, la ricostruzione ha portato inquinamento in tutto il globo, distruggendo ecosistemi millenari e riducendo l’ozono, le risorse primarie, uccidendo e facendo scomparire migliaia di specie di animali. La furia capitalista, l’industrialismo selvaggio, la globalizzazione delle merci, ha portato la desertificazione di intere nazioni, la necessità di emigrare per popoli interi, mentre le guerre continuano a mietere vittime in tutto il globo. Oltre trenta sono i conflitti che ancora devastano intere popolazioni causando migliaia di morti civili ogni anno. E i cataclismi che si sono scagliati sulle vite umane hanno forse cambiato qualcosa? Lo tsunami? I cicloni devastanti in Usa ed in sud america, hanno cambiato qualcosa? Anzi come scrive Naomi Klein, in Shock Economy, queste catastrofi hanno rafforzato nei secoli, i ricchi, le grandi imprese, le borse, le banche, riducendo in schiavitù e sfruttamento migliaia di esseri umani. Ed oggi, pensiamo che con questa pandemia, con “poche” migliaia di morti in tutto il mondo, si possa cambiare l’uomo e di uscire diversi quando tutto sarà finito? Da cultore della fantascienza, che è sempre vera e mai inventata del tutto, a differenza del fantasy, spesso anticipatrice di eventi e situazioni come questa, il nemico principale rappresentato nei romanzi, raramente sono i cosiddetti marziani, ma l’uomo stesso. Se avete seguito la serie Tv “The Walking dead”, avrete capito, che i pericoli principali, dopo l’apocalisse, per il gruppetto di sopravvissuti, non sono gli zombi, ma gli stessi umani. Quindi non illudiamoci. Riprenderemo le stesse vite di prima, e possiamo stare tranquilli che niente cambierà.