Cara Associazione Yairaiha, siamo un gruppo numeroso di famigliari di persone recluse, fino ad una settimana fa nel carcere di Foggia, quello che chiediamo è solo ASCOLTO, proveremo ogni tentativo per dare voce alle nostre paure, alle nostre preoccupazioni ma soprattutto ai nostri diritti!
Come ben sapete il giorno 9 Marzo c’è stata una rivolta all’interno del penitenziario di Foggia, cominciata già in maniera pacifica la sera precedente, la rivolta è degenerata con danni all’interno ed evasioni, e su questo potremmo soffermarci a lungo poiché le anomalie sono tante, non ci spieghiamo come sia stato possibile non riuscire a contenere una rivolta cominciata la sera prima arrivando a conseguenze di questo tipo.
Premetto che chi sbaglia paga e non giustifichiamo quello che i nostri parenti detenuti abbiano fatto! Ora la cosa che più ci sta facendo soffrire e di cui vogliamo fare chiarezza è la questione dei trasferimenti fatto il giorno 12 Marzo.
A distanza di una settimana molto di noi non hanno notizie dei propri famigliari, molti non hanno ricevuto gli indumenti e addirittura molti sono messi in isolamento senza la possibilità di comunicare con la propria famiglia.
Ci stanno arrivando testimonianze da brividi, attraverso lettere, da parte dei nostri cari, si segnalano violenze di ogni genere, abbiamo tra l’altro saputo che la mattina dei trasferimenti sono stati trasportati con pigiami e scalzi senza l’opportunità di potersi mettere una tuta e un paio di scarpe, ma la cosa più sconcertante che sta venendo fuori è la violenza fisica da parte di un gruppo speciale delle forze armate entrate la notte, alle 4, nelle celle e menando botte a tutti i detenuti, prelevando con la forza i detenuti da trasferire!
Purtroppo arriviamo a denunciare perché le testimonianze sono molte e pian piano stanno arrivando lettere e telefonate alle famiglie che ci lasciano senza parole e con tanta sofferenza! Chi ha sbagliato doveva essere punito dalla legge non dalla violenza fisica, come non si trattano nemmeno con gli animali! Quello che chiediamo è che venga fatta luce su questa storia, i detenuti sono esseri umani, con dei diritti!
Non possiamo sopportare che siano stati trattati in questo modo! Ora in una situazione di emergenza a causa del coronavirus che ci fa molta paura, sapere che i nostri mariti, figli, fratelli stanno subendo tutto ciò ci fa solo gridare AIUTO!
Dateci ascolto! Vi ringraziamo anticipatamente!
I familiari dei detenuti di Foggia