Continua l’azione politica di associazioni e famiglie per rivendicare l’esigibilità del diritto fondamentale negato.
Si chiedono, ancora, all’Amministrazione Falcomatà risposte concrete sia per assegnare gli alloggi alle famiglie che ne hanno bisogno, che per dotare il settore erp delle risorse necessarie.
In cinque anni l’Amministrazione Falcomatà ha completamente ignorato la politica degli alloggi popolari, scegliendo di progettare solo sull’ housing sociale, ma senza concludere nulla neppure per questa misura, che si rivolge a famiglie con reddito più alto rispetto a quelle ERP.
Vorremmo capire se nel piano del fabbisogno del personale, da poco approvato, la Giunta abbia previsto l’aumento del personale per il settore di edilizia residenziale pubblica rispondendo alle esigenze oggettive di questo ambito e alle richieste della dirigente F. Squillaci.
Da considerare che il funzionamento del settore erp dipende anche dall’operato di altri settori comunali quali Manutenzione, Polizia Municipale, Finanze, Hermes e pure dal loro coordinamento.
Ma è mancato sia l’operato degli altri settori che il relativo coordinamento.
Le associazioni ed i movimenti, in questi giorni, hanno chiesto un incontro all’Amministrazione Falcomatà, a tutti i settori comunali coinvolti ed al Prefetto per chiedere il cambiamento della politica abitativa attraverso provvedimenti concreti.
E’ veramente molto grave che, mentre delle famiglie povere ogni giorno vengono sfrattate rimanendo sulla strada, il Comune non abbia ancora pubblicato la graduatoria delle istanze di emergenza abitativa che serve per avviare le assegnazioni. L’istruttoria delle istanze è stata avviata solo a gennaio 2020 con grave ritardo, in quando le famiglie hanno cominciato a presentare le domande già nel mese di aprile 2018.
Intanto il prossimo 20 febbraio un’altra famiglia con minori verrà sfrattata.
L’Amministrazione Falcomatà continua a dire che non ci sono alloggi da assegnare,ma nello stesso tempo non provvede ad attuare le azioni che consentirebbero di ottenere gli alloggi necessari.
Non provvede ad effettuare, come prevede la normativa, le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari sui 7000 alloggi popolari. Intanto ogni giorno si liberano alloggi che il Sindaco dovrebbe riassegnare alle famiglie che ne hanno diritto a cominciare da quelle che hanno vinto il bando 2005. Ma a causa della negligenza comunale questi alloggi vengono puntualmente occupati senza titolo, anche da famiglie che non ne hanno bisogno.
Il Comune ha la possibilità di assegnare circa 160 alloggi che si possono acquistare con un finanziamento, ma il progetto non viene portato avanti. Difatti, dopo aver accettato il 30 settembre scorso la richiesta di ripristino del finanziamento di 11 milioni del Decreto Reggio per l’acquisizione di nuovi alloggi popolari presentata con una petizione popolare, l’Amministrazione da mesi non fa nulla per sollecitare la risposta del Ministero, che ha già dato un parere positivo. Dopo la risposta del Ministero il Comune potrebbe acquistare gli alloggi e subito dopo assegnarli.
E’ fermo da settembre 2018 il progetto dell’ex Polveriera, che ha portato alla dislocazione abitativa di 16 famiglie e che dovrebbe dislocare le altre 16 rimaste nelle baracche accanto a montagne di rifiuti.
Di fronte a questa situazione si chiede all’Amministrazione Falcomata di attuare tutte le azioni necessarie.
Reggio Calabria, 14 febbraio 2020
Osservatorio sul disagio abitativo
Un Mondo Di Mondi –Giacomo Marino – Cristina Delfino
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Centro Sociale Nuvola Rossa
Comitato Solidarietà Migranti
Reggio Non Tace
Collettiva AutonoMia