Siamo un Paese che sta andando a fuoco.
Hanno dato alle fiamme La Pecora Elettrica, poi il Baraka Bistrot che aveva espresso loro solidarietà, e ancora, hanno bruciato i libri della piccola libreria nel parco Amendola a Modena, e oggi, la Pizzeria Impastato.
E’ successo In Sicilia, a Cinisi, proprio il paese in cui Peppino Impastato è stato assassinato dalla mafia.
Durante la notte, il locale di Giovanni Impastato, chiuso per ristrutturazione, è stato distrutto dalle fiamme.
I vigili del fuoco hanno confermato che si tratta di incendio doloso e lo stesso Impastato commenta spiegando che non è la prima volta, infatti questo è il secondo dopo l’attentato del 2011.
Il linguaggio della violenza e dell’odio, il fuoco come strumento di terrore.
I luoghi scelti sono ricchi di sapere, ricchi di posizioni politiche forti, luoghi che gridano che la mafia è una montagna di merda e che la resistenza è l’unico modo per sentirsi liberi.
Da Roma a Cinisi e, in generale, in tutta l’Italia, le mafie sempre più mischiate ad ambienti dell’estrema destra, hanno iniziato un attacco sistemico e violento a chi lotta da anni contro chi sfrutta i territori, crea disuguaglianze, povertà, malaffare e un sistema tossico che spesso e volentieri porta alla morte di tante e tanti.
Le mafie e i fascismi non ci fanno paura.
A Giovanni, alla sua famiglia, a tutti quelli che resistono e non abbassano la testa esprimiamo la nostra solidarietà.
L’unico fuoco che conta è quello che ci brucia in petto: odio mosso da amore.
SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO IMPASTATO!
LA MAFIA E’ E SARA’ SEMPRE UNA MONTAGNA DI MERDA.