🔵“La lotta contro i cambiamenti climatici è una questione di vita o di morte: non agire significa il suicidio.” L’ha detto perfino Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 2018. Per le nuove generazioni si prospetta un futuro nefasto. Milioni di persone saranno costrette a diventare presto migranti climatici, ad abbandonare la propria terra per fuggire da siccità, carestie ed epidemie…Molte popolazioni sono già a rischio. Lo stato di emergenza climatica nel quale siamo entrati da diversi anni, a causa del surriscaldamento del pianeta dovuto al crescente inquinamento atmosferico, non ha spinto finora ad invertire la rotta né su scala globale né a livello nazionale. I frequenti richiami di tanta parte della comunità scientifica rimangono inascoltati e vengono spesso accusati di allarmismo e catastrofismo. L’ultimo rapporto IPCC (Intergovernmental Panel On Climate Change) afferma l’urgenza di contenere l’aumento della temperatura media globale entro +1,5 °C rispetto all’era pre-industriale. Per farlo, dobbiamo dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030, e azzerarle entro il 2050. Un compito titanico. Serve una rivoluzione culturale, sociale, economica e politica: un cambio di paradigma che non sarà possibile realizzare finché il sistema economico continuerà a sfruttare le risorse naturali del pianeta rimanendo al servizio di chi persegue una logica di accumulazione delle ricchezze a discapito del benessere collettivo.
In ogni territorio italiano esiste inoltre un conflitto ambientale aperto: dall’Ilva di Taranto alle acque inquinate del Sarno. Sono tanti i casi, in numerose città, che hanno fatto discutere. Sappiamo che anche nel nostro territorio il malaffare e una cattiva gestione delle risorse pubbliche hanno nel tempo determinato vere e proprie calamità ambientali un po’ dappertutto.
Per tutto quello che ci siamo detti, Fridays for Future (movimento ormai transnazionale) ha invitato tutti e tutte in tutto il mondo a scendere in piazza il prossimo 27 settembre. Cosenza risponderà allo sciopero, al grido di ‘no a cambiare il clima, sì a cambiare il sistema’. Vi invitiamo ad unirvi al nostro corteo che partirà, chiaramente giorno 27 settembre, da piazza Kennedy (Cosenza) alle ore 9:30. Ci rivolgiamo agli studenti e alle studentesse dell’università e delle scuole superiori, ai docenti, ai lavoratori e alle lavoratrici di ogni settore ed età, a tutti quelli che hanno a cuore le sorti dell’umanità nell’immediato futuro. Ci piacerebbe vedere al nostro fianco i molti comitati che si sono fatti già sentire nell’area urbana e in provincia attivi nella questione ambientale e nella difesa del diritto alla salute. E’ tempo di agire con radicalità, non c’è un pianeta B.
Friday For Future Cosenza