(ovvero: chi controlla il controllore?)
Come è noto, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Pappaterra, è stato nominato Direttore Generale di ARPACAL, cioè dell’Ente che deve controllare lo stato dell’Ambiente su tutto il territorio regionale, compreso perciò il versante calabrese del Parco del Pollino, dove si trova la centrale a biomasse, già ENEL, della Valle del Mercure. Caso di scandalosa coincidenza tra controllato e controllore.
Ma non basta. Il Presidente Pappaterra era anche Presidente del famigerato Osservatorio Ambientale della Valle del Mercure, organismo finanziato da ENEL, cui toccava il compito di produrre periodici report sull’impatto dei fumi della centrale su Ambiente, Biodiversità del Parco e Salute delle popolazioni residenti. Questo Osservatorio era uno dei cardini dell’accordo siglato al MISE che, di fatto, ha consentito l’entrata in funzione della centrale del Mercure.
E questo Osservatorio, presieduto da Pappaterra, un primo report sull’attività della centrale l’ha pure prodotto – a giugno 2018-, rapporto che univa l’imbarazzante inconsistenza scientifica del contenuto all’ennesimo conflitto di interesse.
Infatti la Fondazione incaricata dello studio annoverava l’ENEL…tra i suoi Soci!
Eravamo perciò in attesa di uno studio in qualche modo attendibile e scientificamente consistente, annunciato per l’anno successivo al primo, e dunque per il giugno 2019. Giugno è passato, dello studio sulle emissioni neanche l’ombra! Il Presidente Pappaterra ha annunciato di essersi dimesso dall’incarico di Presidente dell’Osservatorio (evidente l’incompatibilità) a fine giugno 2019 (pochi giorni fa dunque), quando il nuovo studio avrebbe già dovuto essere stato presentato. Nulla di tutto questo. Nessuno studio, nessuna valutazione di impatto (né si sa, se e quando un secondo rapporto vedrà mai la luce; noi siamo certi di no…) da parte di un organismo – l’Osservatorio – la cui costituzione era stata portato a garanzia e simbolo di trasparenza e sicurezza per la gente della Valle al tavolo del MISE. Con buona pace di tutti quelli – Istituzioni, Sindacati, Enti – che hanno fatto una vergognosa gara per “dare una mano” all’ENEL a riaprire il “mostro del Mercure”, e che ora continuano a rimanere in rigoroso silenzio.
Nè è dato di capire quale sia il motivo per il quale il Presidente Pappaterra, da un lato si dimette da Presidente dell’Osservatorio e dall’altro continua a mantenere la Presidenza dell’Ente Parco, incarico che pure presenta, di fatto, gli stessi profili di incompatibilità. Vorremmo ricordare, ancora una volta, a chi ha responsabilità di controllo e intervento, che stiamo parlando di impatti su Ambiente e Salute – oltre che della credibilità delle Istituzioni di Governo – cioè di aspetti non propriamente irrilevanti e che meriterebbero ben altra attenzione ed atti concreti da parte di chi è a ciò deputato.
17 luglio 2019
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la Tutela della Legalità e del Territorio