È stata una risposta univoca e inequivocabile quella registrata ieri nel corso della conferenza stampa, indetta dalla Fondazione “Via delle stelle”, da parte della cittadinanza reggina. Troppo forte il timore di perdere la possibilità di poter continuare ad usufruire dell’eccellente Servizio di Cure Palliative Specialistiche, garantito dall’Equipe dedicata multidisciplinare – formata per erogare cure palliative oncologiche e non – che in questi 12 anni ha preso in carico persone affette da patologie a prognosi infausta e loro familiari, nei 4 setting assistenziali (hospice, day hospice, ambulatorio e assistenza domiciliare).
Un’equipe di cura che nel corso del tempo – grazie anche alla frequenza a corsi di aggiornamento e Master in Cure palliative – ha acquisito esperienze, conoscenze e competenze specialistiche tali da far diventare l’Hospice di Reggio Calabria centro di eccellenza nella sanità calabrese, con riconoscimenti non solo locali ma anche sul territorio nazionale.
Uno stile assistenziale multidimensionale, improntato sulla dimensione relazionale/umana, quello promosso ed attuato dal personale in forza in tutti questi anni, preposto a prendersi cura globalmente di chi è costretto a fronteggiare una malattia inguaribile attraverso un progetto assistenziale individualizzato che fa leva oltre che sulle terapie farmacologiche anche sulla piena integrazione di interventi culturali che hanno a che vedere con la vita. Innumerevoli le attività di supporto esistenziale, proprie di un servizio di cure palliative specialistico, poste in essere da Operatori e Volontari che hanno dato vita allo “SpazioCultura… la Cultura che cura!”, all’HMagazine, all’Hospice Day, a iniziative continue di promozione e diffusione della cultura delle cure palliative sul territorio con particolare attenzione alle realtà scolastiche e universitarie, alla realizzazione di una concreta rete tra hospice calabresi e siciliani grazie all’istituzione del tavolo tecnico Sapere Aude!, nonché alla periodica produzione di lavori scientifici presentati in occasione dei Congressi nazionali della Società Scientifica delle Cure Palliative (SICP), società che vede alcuni degli operatori componenti del Consiglio Regionale.
Fin dalle sue origini è stato incessante l’impegno e la dedizione da parte di tutto il personale, che non si è mai tirato indietro di fronte alle numerose e pervasive difficoltà che hanno tediato ciclicamente questa realtà lavorativa. L’USB ritiene che sia arrivato il momento che la nostra città decida di salvaguardare il patrimonio professionale ed umano rappresentato da questa squadra di operatori, che sia arrivato il momento di garantire le condizioni contrattuali ed economiche che consentano loro il proseguo di un servizio di cura eccellente rivolto alla qualità di vita ed alla dignità dei malati e dei loro familiari. L’USB farà di tutto per evitare che siano proprio questi lavoratori, e quindi i livelli assistenziali, a subire le conseguenze dello scontro che si è venuto a creare tra la Fondazione Via delle Stelle e i commissari dell’ASP reggina.
USB Reggio Calabria