Qualche notizia sul fronte alloggi popolari trapela in seguito all’incontro tra l’Osservatorio sul disagio abitativo, insieme alle persone interessate al tema, e il consigliere delegato all’edilizia residenziale pubblica, G. Sera, alla presenza del dirigente del settore, D. Piccione, ed il RUP del progetto Ex Polveriera, G. Melchini.
Martedì scorso, l’Osservatorio ha presentato ai rappresentanti del Comune le rivendicazioni sulla politica della casa proposte da anni, chiedendo risposte operative in tempi certi.
Le risposte hanno riguardato le 23 pratiche di decadenza, risultato ottenuto dopo due anni e mezzo dalla delibera di Consiglio Comunale del 10 febbraio 2017. Quattro sarebbero state notificate agli interessati. Le altre sarebbero ancora da firmare o sottoposte al parere della Commissione alloggi.
Il consigliere delegato, G. Sera, ha sottolineato la separazione del suo ruolo politico rispetto a quello dirigenziale. Da subito intenderebbe comunque impegnarsi nelle assegnazioni degli alloggi a favore dei casi di grave emergenza.
Per il progetto dell’ex Polveriera, il consigliere delegato ha riferito l’intenzione del Comune di provvedere alla rimozione dei rifiuti, entro il mese di agosto, nel rispetto delle normative vigenti e riavviando parallelamente l’equa dislocazione abitativa delle quindici famiglie rimaste nel ghetto, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro. Sulla gestione economica del settore, Sera avrebbe richiesto al Comune un milione di euro dei fondi vincolati del settore Erp, per effettuare gli interventi di manutenzione degli alloggi.
Riguardo alla riapertura di un dormitorio pubblico comunale, secondo quanto riferito dall’architetto G Melchini, il Comune ne ha previsto la realizzazione con i progetti del Pon Metro.
A queste prime risposte dovrebbero seguirne altre sugli altri temi posti ma soprattutto, entro tempi ben definiti, dovrebbero palesarsi i fatti attesi ormai da anni.
Si attende infatti ancora una risposta sulla petizione popolare presentata il 18 febbraio scorso, per il ripristino di 11 milioni di euro del Decreto Reggio per l’acquisto di nuovi alloggi popolari. Dopo circa 140 giorni, il Comune non ha ancora effettuato la delibera di Giunta prevista anche se annunciata nelle settimane scorse.
Per le verifiche delle assegnazioni previste dalla normativa regionale, con la finalità di impedire le irregolarità e consentire il reperimento di alloggi da assegnare, l’Osservatorio ha sottolineato il forte ritardo sulle attività. Preme anche che la pubblicazione dell’elenco degli alloggi comunali sul sito web del Comune venga completata con un link sull’home page e con un’applicazione affinché sia consentita la segnalazione anonima di irregolarità sugli alloggi da parte dei cittadini.
Sulla gestione economica dei fondi vincolati del settore, negli ultimi anni accantonati e non utilizzati per garantire la necessaria manutenzione degli alloggi comunali, l’Osservatorio ha chiesto che il Comune provveda ad utilizzare tutti i fondi, circa 4 milioni di euro, in tempi brevi.
Per i cambi alloggio si attende che il Comune applichi, insieme all’Aterp, la normativa, titolo V della L.r 32/1996, affinché si recuperi il ritardo di 22 anni, ma si chiede che, nelle more dell’applicazione della normativa, il Comune garantisca i cambi alloggio per i casi molto gravi.
Per le emergenze abitative, previste dall’articolo 31 della legge regionale nr 32/1996, è necessaria la modifica del regolamento comunale, approvato il 25 gennaio 2018 e rimasto inapplicato. L’utilizzo di una procedura informatica, proposta nel 2017 dall’Osservatorio, renderebbe trasparente e più celere la procedura. Nell’attesa è comunque necessario garantire le assegnazioni per i casi di grave emergenza non più prorogabili.
Nonostante il caldo estivo, si attendono risultati in tempi brevi, soprattutto in seguito alle rassicurazioni dei rappresentanti comunali.
Osservatorio sul disagio abitativo (Reggio Calabria)