Ad un primo assaggio questa indagine della Procura di Catanzaro ha il sapore di minestra riscaldata. Da sempre, purtroppo, denunciamo come i gangli istituzionali lavorano in sinergia per favorire o scoraggiare questa o quella cordata di potere. Pochissime volte l’accertamento della verità per via giudiziaria ha dato esiti favorevoli ai cittadini, alla gente comune.
Non abbiamo in mano i fascicoli redatti dalla Procura e per quello che reperiamo da i normali organi di informazione ci pare che il tutto sia impregnato di una ovvietà incredibile.
Che i politicanti calabresi non siano crocerossine e benefattori lo sappiamo bene e lo denunciamo da anni. Quale scoop si celerebbe dietro il fatto palese che l’Ospedale di Cosenza non vede la luce per non dare un vantaggio elettorale all’uno o all’altro dei competitors alle prossime elezioni regionali? Cosa importa a Mario&Mario se nel frattempo la Sanità pubblica è in piena emergenza ed il tasso di mortalità cresce inesorabilmente alle nostre latitudini?
Quale novità emerge dall’accusa che Occhiuto si sarebbe rimangiata la sua contrarietà alla Metro – fu promotore addirittura di una raccolta firme – vista la proposta di altri fondi che gli avrebbero permesso la costruzione del Parco del Benessere e l’acquisizione dell’ex Jolly e dell’area delle ex Officine?
Chi si potrebbe stupire del fatto che alcuni consiglieri comunali di maggioranza abbiano “sfiduciato” Occhiuto qualche mese prima della normale fine del mandato per avere un posto al sole nelle successive elezioni comunali o regionali?
Ma davvero desta stupore il fatto che Nicola Adamo, al pari dei vari consorzi familistici come quelli dei Gentile-Occhiuto-Principe (e chi più ne ha più ne metta) abbia utilizzato la sua posizione di potere per mettere uomini di fiducia nei posti chiave della macchina politico-amministrativa? Vogliamo parlare della Sanità? Vogliamo parlare di tutti i posti di lavoro che stanno promettendo tutte le coalizioni impegnate nelle elezioni rendesi? Se fossero tutti veri il prossimo anno festeggeremmo la sconfitta della disoccupazione e della povertà. Ma sappiamo bene che questo non sarà mai possibile visto che questi potentati si nutrono del bisogno delle persone che trasforma i diritti in piaceri.
Qualcuno forse ha bisogno di una sentenza della magistratura per dire con forza che questi nostri politicanti regionali, comunali e provinciali (per quel che ne resta) sono una montagna di merda?
A noi basta il buon senso comune.
E’ una merda chi sfrutta la macchina della Sanità pubblica per arricchirsi o per raccogliere voti allo scopo di scalare posizione di potere mentre si condanna ai viaggi della speranza o addirittura a morte i propri concittadini.
E’ una merda chi distrae fondi destinati alle periferie o al welfare per scopi privatistici o per la realizzazione di opere utili solo a soddisfare l’amico costruttore.
E’ una merda chi utilizza i fondi ex Gescal per costruire un ponte utile solo all’apertura di una nuova fase di cementificazione della città.
E’ una merda chi pensa ad opere come la Metrotramfilovia, l’ovovia o il Parco Acquatico mentre i Centri Storici crollano e la gente dorme per strada perché non ha reddito per pagarsi un’affitto.
E’ una merda chi stoppa un bando sull’edilizia sociale già appaltato ad una impresa solo perché quella impresa non fa parte della sua clientela.
E’ una merda chi distribuisce case popolari ai sui amici e protetti saltando ogni logica reddituale ed ogni tipo di graduatoria e lascia per strada chi non ha santi in paradiso.
No, non abbiamo bisogno di sentenze – che tanto spesso finiscono in grasse assoluzioni – abbiamo bisogno di una rivolta che parta dal cuore e dalla dignità degli ultimi!
AMEN