Questo comunicato ha una premessa. R.A.S.P.A. è un gruppo organizzato di persone che opera in due direzioni. Da un lato, cerca di influenzare dall’esterno le istituzioni (i rappresentanti del potere legislativo, esecutivo, delle Authority e delle pubbliche amministrazioni) per favorire gli interessi e i beni della comunità; dall’altro, cerca di colmare il vuoto di informazione riguardo a tali interessi e beni, interagendo specialmente con le fasce più disagiate della popolazione.
L’influenza di R.A.S.P.A. fa leva esclusivamente su elementi immateriali, non ultimo l’inattaccabile prestigio di cui gode il gruppo, creando una specie di corridoio di notizie e analisi utili a una maggiore attivazione della società civile. Essa è mirata a contrastare ogni potere occulto che sia in grado di ostruire, manipolare e distorcere il normale processo decisionale e informativo. Nel portare avanti questo programma, R.A.S.P.A. deve fare i conti con una cultura politica che in Italia, e ancor più nel Meridione, si è sviluppata in termini non partecipativi, esasperati, negli ultimi decenni, da un’ancor più pronunciata sudditanza nei confronti del sistema politico e da un basso tasso di attivazione della società civile. Fine della premessa.
R.A.S.P.A. si batte da tempo per una s.s. 106 che risponda alle effettive esigenze dell’Alto Ionio. Siano esse di servizio, finanziarie o di sicurezza. Abbiamo ripetutamente caldeggiato l’opportunità di raddoppiare la s.s. 106 bis. Costruire tanto per costruire non è nei nostri interessi. In ragione di ciò e in risposta all’ennesimo sproloquio offensivo e confusionario vomitato dal presidente dell’associazione Basta vittime sulla strada statale 106 − i cui interessi dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulla sicurezza dell’arteria stradale in questione, sul ricordo e sulla celebrazione delle vittime di incidenti e certamente non su chi, legittimamente, avversa la sua idea di civiltà, di educazione, di progresso e di strada −, R.A.S.P.A. stigmatizza con forza e rimanda al mittente qualsiasi illazione che riguardi il suo statuto di organo dall’onestà intellettuale cristallina. Intendiamoci, la nostra onestà intellettuale è a prova di qualsiasi attacco, ma lo è ancor più quando chi conduce un tale becero assalto non può vantare la medesima prerogativa e, dopo tanti anni, pur avendo compreso con Oliverio, Bruno Bossio e Toninelli come funziona il mondo, fa ancora una fatica immane a comprendere le nostre intenzioni. R.A.S.P.A. biasima qualsiasi sovrapposizione tra la propria linea politica e presunti interessi particolari legati al tracciato del terzo macrolotto della s.s. 106 ter tuttora in fase di progettazione.
Ma non sarà forse che tutte le speculazioni, le calunnie e le offese previste dal metodo dello sciacallo rientrano nel giro d’affari collaterale dell’opera? No, dai, questo è davvero impossibile.
R.A.S.P.A.