In una terra come la Calabria governata e avvelenata da decenni dalla politica in simbiosi con la ‘ndrangheta, in cui la disoccupazione e l’emigrazione aumentano giorno dopo giorno, la magistratura decide di colpire Mimmo Lucano e l’esperienza di Riace, dopo che a farlo sono stati il governo attuale e quello precedente.
Il reato che viene contestato è il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, non c’è limite al ridicolo.
Noi continuiamo a credere che il modello di accoglienza italiano, in ogni sua forma, sia fallimentare e quindi che non possa esistere alcuna esperienza virtuosa ma l’arresto di Mimmo Lucano è una azione politica ignobile e infame, figlia del clima di guerra ai poveri e agli ultimi instaurato dal governo di Marco Minniti e alimentato ora da quello di Matteo Salvini. Noi che lottiamo ogni giorno per il diritto alla casa, contro le inutili grandi opere e per la dignità nei nostri quartieri, sappiamo bene cosa vuol dire essere delegittimati e attaccati dalle istituzioni attraverso l’apparato repressivo dello stato. Ciò che oggi è accaduto a Mimmo Lucano tra qualche settimana succederà a Cosenza, le occupazioni abitative verranno sgomberate e centinaia di persone verranno messe in strada su ordine della Procura della Repubblica e del Ministero dell’Interno. E’ giunto il tempo di trasformare la solidarietà virtuale e ad intermittenza in azione politica costante e determinata che sappia contrastare l’ondata securitaria.
Ci vediamo a Riace e davanti alle occupazioni a Cosenza!
PRENDOCASA Cosenza
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