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Reggio Calabria: sul diritto alla casa solo parole senza azioni

Da anni in città,  centinaia di famiglie in gravi difficoltà economiche  attendono  l’assegnazione di un alloggio popolare.  Eppure, se si applicasse la legge vigente del settore e  il meccanismo del turn-over,  il Comune potrebbe riprendere nella sua disponibilità gli alloggi popolari necessari da poter  assegnare a queste famiglie.  Ma l’Amministrazione, in quasi 4 anni, pur avendo fatto qualche azione preliminare grazie alle sollecitazioni delle Associazioni, non ha ancora provveduto a riprendere gli alloggi per assegnarli ai nuclei che ne hanno bisogno. Il Comune persiste nel  lasciare centinaia di alloggi nella disponibilità di coloro che  ne hanno perso il diritto e che li utilizzano per propri fini e per trarne un profitto. Dopo le azioni attuate  dalle Associazioni e dopo la delibera di Consiglio comunale del 10 febbraio 2017 sulla legalizzazione del settore,  l’Amministrazione potrebbe da domani avviare delle procedure di legge che nell’arco di 20 giorni  consentirebbero di riprendere i primi 100 alloggi da assegnare. Ma ciò non avviene.   Si continua ad affermare  la prossimità dell’azione di decadenza degli assegnatari senza più titolo, rinviando però costantemente le azioni decisive.

Si giustifica il continuo rinvio con diverse motivazioni:  personale  comunale insufficiente, struttura ERP debole,  continui errori nella procedura e complessità della situazione.

Come se non bastasse, arriva  anche la proposta del PD reggino  di  costituire  una  Commissione comunale ad hoc che a questo punto servirebbe solo a fermare i passaggi operativi.

Riguardo al personale mancante per il  settore ERP,  la soluzione ci sarebbe  ed  a portata di mano.  Da qualche mese è stato costituito un gruppo  di lavoro per superare i ghetti dell’ex Polveriera e della Caserma Duca D’Aosta con l’assegnazione di alloggi confiscati. Questo gruppo ha dato prova di saper lavorare  con sufficiente professionalità su questioni difficili e complesse, e potrebbe quindi operare facilmente accanto al personale ERP per  la legalizzazione del settore potenziandolo.

 Perché quindi non coinvolgere questa squadra di lavoro?

Legalizzare il settore degli alloggi popolari con il meccanismo del turn-over è un dovere ai fini della giustizia sociale.  Questa Amministrazione lo deve alla città e soprattutto alle famiglie più povere.   Per superare il “sistema illegale” del settore  è necessario che il Comune  passi dal livello delle  intenzioni e delle parole ai fatti concreti.

Perché il momento delle buone intenzioni è scaduto da tempo. Oggi servono  i  fatti concreti e, solo a questi, si potrà dare credito. 

 

Reggio Calabria, 26 luglio 2018

 

Un Mondo Di Mondi  Cristina Delfino –  Giacomo Marino

CSOA  Angelina   Cartella

Reggio Non Tace  – Avvocato Nicola Santostefano

Società dei Territorialisti/e Onlus

Collettiva Autonomia

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