L’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha presentato i risultati del rapporto “Consumo di suolo in Italia 2018”. Lo scorso anno, secondo l’istituto, la superficie naturale si è assottigliata di altri 52 chilometri quadrati il che significa coprire ogni due ore un’area pari a quella occupata da Piazza Navona. La crisi economica, dunque, non arresta il consumo di suolo che in Italia continua ad aumentare ad oltranza anche nel 2017. Cantieri (che da soli coprono più di 3mila ettari) e infrastrutture invadono aree protette e a rischio idrogeologico, fagocitando zone verdi come coste, fiumi, laghi, vulcani e montagne. In particolare nelle aree della fascia costiera e dei bacini idrici, dove il cemento ricopre ormai più di 350 mila ettari, circa l’8% della loro estensione totale.
Neanche i vincoli paesaggistici arrestano il nuovo consumo di suolo visto che quasi un quarto della novella cementificazione riguarda proprio tali aree.
La situazione Calabrese, pur rimanendo critica, è sicuramente migliore rispetto ad altre zone del paese. Si situa nella classifica del consumo del suolo totale al 14° posto su venti regioni.
Ancora meglio la “performance” nell’incremento percentuale del consumo di suolo dal 2016 al 2017 dove la Calabria risulta penultima (questa volta è un dato positivo).
In valore assoluto, a livello provinciale è meglio messa Crotone con 6 ettari di suolo consumati nel 2017, segue Vibo Valentia con 7, Catanzaro con 10, Cosenza con 15, Reggio Calabria 16 . Facendo un rapporto con l’estensione territoriale, però, è Cosenza che ha il minore indice di consumo del territorio con un +0,05%.
Passando dai freddi dati alla situazione reale, se è vero che la Calabria cresce poco come consumo del suolo, lo fa in un quadro generale allarmante. Basti pensare al fatto che, ad esempio nella città di Cosenza, si continua a cementificare nonostante il mercato immobiliare sia sostanzialmente fermo e le case costruite ma vuote sono migliaia. A cosa e a chi giova questa situazione? E che ve lo diciamo a fare!
Aspetando il sacco di Gergeri e la colata dello Stadio che farà balzare la nostra città agli onori della cronaca…
Malanova vostra!
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