Oltre lo “specchietto per le allodole” del tema dei migranti usato come mera propaganda da tutte le parti in causa, in Francia Macron e Conte discuteranno anche della TAV Torino-Lione. Dalla parte francese, nella regione che ha Lione come capolinea, si spinge affinché la linea ferroviaria ad alta velocità si faccia. Quest’ansia si scontra con le preoccupazioni del Governo centrale visto che le Ferrovie francesi hanno accumulato un debito che sfiora i 50 miliardi di euro proprio a causa dei tanti progetti di linea ad alta velocità già costruiti.
Ad oggi il progetto della TAV Torino – Lione risulta obsoleto e non strategico come da tempo denunciano le popolazioni della valle. Questo è tanto vero che i consulenti nominati dal Governo francese per studiare la questione hanno consigliato di sospendere di fatto i lavori limitandoli al solo traforo in corso che ha già la sua copertura finanziaria proveniente dai fondi europei.
In effetti già dal mese di luglio 2017 la Francia ha bloccato i lavori perché non dispone dei fondi necessari per l’avviamento dei cantieri relativi alle opere definitive.
La stessa Ministra dei Trasporti francese Elisabeth Borne ha informato la Commissione di Accesso ai Documenti Amministrativi che fino ad oggi i lavori definitivi della sezione transfrontaliera non sono stati avviati e che gli stanziamenti finanziari dello Stato francese corrispondenti a questi lavori non sono ancora stati decisi.
Come sostenuto dal movimento NO TAV le attività attualmente in corso sono praticamente tutte inerenti a lavori propedeutici (studi, progetti, sondaggi, lavori preliminari) che rientrano nel programma già di LTF. Ammontano complessivamente a 1,6 miliardi di euro, di cui sono stati già realizzati e pagati più di ¾ e per questo motivo un eventuale stop al progetto non produrrà alcuna penale europea da pagare.
Il contratto definitivo del governo del cambiamento contiene alcune righe riguardanti questo tema:
“Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia, ci impegniamo a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto.
Con riferimento invece alla realizzazione del “terzo valico” ci impegniamo al completamento dell’opera”.
Attendiamo nuove notizie provenienti dall’incontro Italo-Francese.
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