L’Antenna della discordia.
Raccontarvi che è un sereno e tiepido mese di maggio entrato da pochi giorni nelle nostre case, precisamente nel quartiere residenziale zona universitaria di Rende, in Via A. Savinio, e squarciato dall’assordante rumore di lavori di sbancamento di un terreno per l’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile alta ben 30 metri, é una spregiudicata verità. Poche, pochissime ore per comprendere davvero e per renderci conto di quello che stava succedendo: un orribile colosso che sorgerà a soli 26 metri dalle prime abitazioni della predetta e a 78 metri dagli alloggi universitari “San Gennaro”.
Qualcosa non ci fa rimanere fermi, qualcosa fibrilla e ci agita, qualcosa che non conosciamo e già ci fa paura.
Ecco i fatti.
I lavori, iniziati all’insaputa dei residenti e del vicino Ateneo, previo rilascio di “regolari” permessi del Comune di Rende e dell’ Arpacal, venivano indicati da un cartello di cantiere esposto soltanto dopo l5 giorni dall’avvio dei lavori e l’area di lavoro e, tuttora, priva di recinzione metallica, come prevede l’autorizzazione comunale.
La particella di terreno interessata è attraversata da una condotta dell’acquedotto Abatemarco che serve tutta l’area di Quattromiglia di Rende.
Si segnala, inoltre, l’abbattimento di alcuni pacifici alberi senza alcuna autorizzazione. Il terreno su cui sorgerà la stazione radio e di proprietà di un “noto” imprenditore edile rendese che lo darà in locazione alla società di telefonia mobile TIM.
Quest’ultima sarà in un primo momento, l’unica compagnia ad utilizzare l’impianto e che successivamente servirà anche altri operatori telefonici, provocando una sovrapposizione di onde e amplificando di conseguenza i rischi per la salute. Impera la preoccupazione e l’agitazione dei residenti e di tutti gli studenti, per i rischi relativi alle emissioni di onde elettromagnetiche assolutamente pericolose ed altamente nocive, i cui flussi si propagheranno per centinaia di metri coinvolgendo anche le abitazioni ed i quartieri limitrofi.
Vari ed invani sono stati i tentativi da parte dei residenti di sospendere i lavori.
Giorno 7 giugno alle ore 17.00 presso il Rettorato dell’Ateneo, a distanza di 30 giomi dall’inizio dei lavori, veniva convocato un tavolo a cui partecipavano l’Università della Calabria nella persona del Rettore Gino Mirocle Crisci, Prorettore Luigino Filice , il sindaco del Comune di Rende Marcello Manna, un referente della societa INWIT SPA, società del gruppo TIM che si occupa della realizzazione dell’impianto, l’Ing. Emanuele Migliari tecnico progettista della stazione radio, Domenico Tulino rappresentate del Senato Accademico ed un delegato dei residenti di Via A. Savinio.
L’ Università proponeva un sito alternativo da concedere in comodato d’us0 gratuito, posizionato in una zona tale da non compromettere la salute di studenti e cittadini ed al contempo in grado di servire un’area più ampia.
All’indomani dell’incontr0 la società di telefonia mobile TIM, senza ALCUN riscontro ufficiale, rispondeva di non essere disponibile ad un eventuale trasferimento del sito. “Almeno i nove decimi della nostra felicità sono dovuti esclusivamente alla salute. Da essa dipende anzitutto la serenità d’animo”. Niente può prendere il suo posto.
COMITATO NO ANTENNA – Via Savinio
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.