Quando si delega ad altri la gestione dei propri interessi, poi, non ci si può lamentare dei risultati. Non è questione di colori e di appartenenza. A Rende sono stati utilizzati 7 milioni, soldi dei contribuenti, per realizzare il nuovo Municipio, una struttura che sta già crollando e dovrà essere ristrutturata. Ricordate l’analogo episodio della spazzatura utilizzata come riempimento del Viale Parco?
Ma potremmo parlare del palazzetto dello sport di Villaggio Europa (quasi tre milioni di euro) oppure del Centro Sociale di Viale dei Giardini, della piscina a Cosenza e delle tante altre strutture abbandonate in giro per l’Area Urbana.
Vergogna per gli amministratori, vergogna per i cittadini troppo distratti.
Non è vero che oltre l’uscio della nostra casa c’è il nulla. Oltre l’uscio della nostra casa c’è un mondo da costruire insieme, tutti e tutte. Tu chiamala se vuoi Partecipazione o meglio Democrazia Diretta o ancora meglio Autogoverno. Utopia?
La repubblica era un’utopia in tempi di monarchia; poi venne la rivoluzione francese. La democrazia era un’utopia in tempi di dittatura; poi vennero i partigiani. I diritti dei lavoratori erano un’utopia in tempi di schiavitù; poi nacque il movimento operaio.
L’utopia è il sogno ancora irrealizzato dell’oppresso. La paura e la rinuncia i sogni realizzati dell’oppressore.
La prossima utopia da realizzare sarà l’autogoverno. Quando capiremo che non ci servono capi o governanti per vivere ma possiamo fare tutto cooperando e soprattutto partecipando, ognuno secondo le proprie possibilità e capacità. Quando si realizzerà? Quando saremo pronti e pronte, nel frattempo va preparata!
Un occhio al futuro ed un altro al passato per non perdere, come sta accadendo, il terreno già conquistato.
Infatti, dopo la Rivoluzione francese venne Napoleone Bonaparte, dopo i partigiani la Democrazia Cristiana e dopo il movimento operaio la CGIL.
“L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare.” Eduardo Galeano
Fischia il vento, soffia la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar!
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