Nella giornata di martedì 28-03-2017 un gruppo di studentesse e studenti, appartenenti ai dipartimenti di Studi Umanistici e Lingue e Scienze dell’educazione, con il contributo di “progetto AZADI’” hanno convocato un’assemblea e un momento conviviale, a seguito di un percorso assembleare avviato da poco più di un mese, con l’obiettivo di condividere idee e progetti realizzabili all’interno di spazi attualmente chiusi.
La discussione si è caratterizzata con i contributi di diversi studenti e studentesse che hanno proposto molteplici iniziative per riqualificare i luoghi che sono stati oggetto di abbandono e di progressiva chiusura all’interno del dipartimento. Alcune delle proposte emerse nella discussione sono state: organizzare dei cineforum; allestire una biblioteca; promuovere momenti di orientamento per gli studenti e le studentesse che riscontrano difficoltà nell’approccio ai corsi; favorire momenti di creatività artistica, attraverso laboratori teatrali, street art e altre espressioni artistiche; organizzare incontri seminariali.
Tali proposte sono espressione di un malessere diffuso tra gli studenti e le studentesse. Mancanza di spazi di vita liberi, usufruibili e attraversabili da tutti e tutte per lo studio di gruppo, ed aperti anche in orario serale, in cui promuovere momenti culturali, di confronto e ricreativi, capaci di trasformare il campus in un luogo in cui la cultura e la socialità siano il principale antidoto alle forme di violenza e alla mancanza di rispetto dei beni comuni. La volontà è quella di far rivivere l’Università di quel protagonismo studentesco, fuori dai dispositivi securitari e di controllo che sempre più minano la libertà di espressione sociale, politica e culturale dell’intera società, a causa dell’impianto sempre più aziendalistico di un sistema universitario, più interessato a produrre laureati che soggetti critici e consapevoli.
Progetto AZADI
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