Negli ultimi anni nelle città abbiamo assistito alla continua perdita dell’identità culturale urbana. Prima i quartieri erano pensati come luogo naturale dell’incontro e dell’interazione sociale, teatro della vita della città, invece oggi sono diventati luoghi vuoti.
In queste settimane partendo dall’esperienza maturata nella parte Vecchia della nostra città si è aperta una interessante discussione sul ruolo e la funzione dei quartieri.
Valorizzare il tessuto di relazioni nei quartieri, agevolare, laddove esistono complessità, la comunicazione tra le persone residenti e la rete delle associazioni attive.
I Comitati di Quartiere possono adempiere a tale funzione? Crediamo di si.
C’è bisogno di un vero cambiamento per cambiare c’è bisogno di tutti.
La soluzione non può che passare attraverso un impegno comune, di chi vive i quartieri, nella ricerca di una via d’uscita.
Il Comitato di Quartiere diventa organismo indispensabile per la tutela del territorio e dei diritti di chi vive il quartiere.
Attingendo alle esperienze della gente comune, capendo anche quali sono le difficoltà quotidiane si possono generare e consolidare legami, nel rispetto di presupposti di equità e solidarietà.
Fare rete tra soggetti in grado di consolidare esperienze e buone pratiche di coesione.
Un bene comune, il quartiere, da far crescere con la logica della cura, dove per cura si intende il rispetto verso l’ambiente, verso le diverse generazioni, verso la memoria del territorio, come opportunità per muoversi nel proprio quartiere ritrovando se stessi in contesti aggreganti e per creare cultura.
RADIO CIROMA
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