Rumori di passi, appuntamenti segreti, dialoghi impossibili. A mesi di distanza dalla querelle che ha diviso il Consiglio Comunale e la stessa Amministrazione sul tema della costruzione dell’Ospedaletto privato, non possiamo che constatare che quella ferita rimane aperta e sanguinante. Il Nuovo Centro Destra, ormai chiamato così da tutte le testate giornalistiche che fino a poco tempo fa accreditavano il nome di Rende Centro Destra per lo stesso schieramento facendolo passare per una lista civica, sgomita per avere un posto al sole, un ruolo di potere. In molti articoli i consiglieri comunali Gentiliani si calano oramai nel ruolo di oppositori del Sindaco Manna che pure hanno appoggiato alle elezioni e del quale rappresentano una porzione importante della maggioranza (6 consiglieri). E lui? Marcello cosa dice? Fa un altro grandissimo errore tattico. Per la seconda volta dimentica le promesse pre-elettorali ed invece di aprire quella fase “costituente”, quel patto civico con tutte le forze politiche e soprattutto con i cittadini rendesi, si rivolge, secondo le indiscrezioni, all’altro innominabile della politica locale: Nicola Adamo. Dalla padella alla brace! Si tentano vie, approcci, ribaltoni pur di continuare a campare. Ma com’è possibile un’alleanza strategica con quel PD e con quella tradizione politica contro cui si è combattuto strenuamente in campagna elettorale per compiere il “sogno” di liberare i rendesi dal Principato? Dov’è finita l’idea “laboratoriale” che doveva arrivare a partorire una nuova prassi per la città di Rende? Inutile affermare: “l’avevo detto io”! Guardando la composizione delle liste della coalizione guidata dall’Avvocato Manna non ci si poteva aspettare null’altro. Così dalle promesse di rinnovamento, dai processi rivoluzionari di liberazione si è arrivati alla spartizione di piccoli ruoli e grosse promesse. Tutto ciò a scapito dei veri bisogni della comunità che giace tramortita dai grossi prelievi dovuti alla situazione di pre-dissesto e dalla mancanza di risorse per l’ordinaria amministrazione. Anche nell’opposizione ci troviamo nella fase dei sondaggi. I partiti seduti alla sinistra del Sindaco in Consiglio Comunale cominciano a testare il campo in attesa della prossima caduta dell’Amministrazione. Purtroppo immaginiamo che tali consultazioni non avvengano sulla base degli ideali o su programmi e progetti da condividere, ma sulla conta dei voti per vedere se c’è la possibilità di creare una coalizione vasta che possa ambire al cambio della guardia.
Questo ciò che si muove nel Mondo di Sopra mentre laggiù, in fondo, ci si aspettava discorsi più alti. I cittadini avrebbero voluto sentir parlare di strategia Rifiuti Zero. Si aspettavano la fioritura dei Comitati di Quartiere quali antidoti al verticismo e scuola di partecipazione. Volevano che si sbattessero i pugni sulle scrivanie dei parlamentari europei affinché le risorse, che pur ci sono, venissero utilizzate per le esigenze reali e non per le necessità delle ditte appaltatrici delle grandi ed inutili opere come il Parco Acquatico e la Tramvia. Volevano che si parlasse di Acqua Bene Comune e di Servizi pubblici essenziali e non di Ospedali privati, Negozi di divani e Discoteche travestite da Aree della Musica.
Tutto questo ci si aspettava da un Laboratorio Civico. Ovviamente noi, laggiù in basso a sinistra, avevamo capito bene, sapevamo che la “liberazione” dal Principe locale non poteva arrivare attraverso un uomo della provvidenza o da un laboratorio ingombro di interessi particolari che poco hanno di civico. La liberazione arriva solo se si fa il vaccino anti-sistema, solo se la gente si sveglia, si organizza e si ribella allo stato di cose presente.
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