Pubblichiamo in questa rubrica le parti più interessanti dei diversi interventi fatti durante l’assemblea dell’area urbana sul No Sociale. Chiunque voglia partecipare alla discussione collettiva può inviare il suo contributo all’e-mail: dicia@malanova.info
Nel corso degli anni, le lotte che abbiamo messo in campo hanno incrociato tanti luoghi e tante persone. La lotta per la casa in particolare è stata una chiave importante che ci ha permesso di aprire molte porte. Con la lotta per la casa abbiamo avuto la possibilità di entrare nei quartieri, parlare con la gente, vivere alcune situazioni di marginalità e creare una comunità forte. Una comunità che si relaziona e che fa della discussione e della partecipazione la propria forza.
Diverse sono state le occupazioni nel centro storico, e attualmente sono 3 i palazzi occupati e vissuti, sottratti all’abbandono e alla speculazione.
La casa è un problema primario e immediato che tanta gente ha deciso di risolvere seguendo la via della lotta e della riappropriazione. Ma per chi abita nel centro storico i problemi sono molteplici: crolli, situazioni sanitarie e igieniche a forte rischio, disoccupazione, mancanza di welfare e mancanza di prospettive future.
Proprio dal centro storico è emersa la volontà da parte di alcuni occupanti e di alcuni residenti di uscire dal ghetto, di non restare più in silenzio e subire passivamente tutto ciò che gli accadeva intorno. A seguito di alcune discussioni si è deciso di costruire un comitato di quartiere. Il comitato Piazza Piccola nasce in primo luogo per provare a risolvere i problemi di questa piccola fetta di centro storico, colpita ancora oggi da 2 grossi crolli, per poi capire che quella su cosenza vecchia è una lotta che interessa l’intera città e che non può escludere nessuno. Nel corso dei mesi passati sono state molteplici le iniziative messe in campo, come la mappatura di tutti i palazzi a rischio crollo, un reportage fotografico di tutte le situazioni a rischio, alcune giornate di pulizia e manutenzione del quartiere, le contestazioni a Renzi , al sindaco di Cosenza e all’assessore Sgarbi,così come i numerosi articoli e comunicati di denuncia.
Sappiamo di non essere soli in questo cammino , sappiamo di poter contare sugli altri comitati di quartiere (Villaggio Europa ne è un esempio), sui tanti compagni che hanno sposato la lotta per la casa, sugli studenti medi e universitari. Ma quello che chiediamo è di uscire dai propri giardini, rendere patrimonio comune questo esperimento, far si che quello che costruiamo sia patrimonio dell’intera città e che costruisca una continuità con le generazioni future. Chiediamo che le tante realtà e le tante anime che lottano e propongo delle alternative reali in città, inizino a fare rete, provino a dare il loro contributo in una realtà popolare come il centro storico.
Per questo invitiamo tutti i compagni e le compagne che desiderano spendersi per questa causa, a partecipare attivamente alla prima assemblea popolare che si terrà Lunedì 10 Ottobre. Proveremo a costruire uno strumento che serva da megafono per gli abitanti del quartiere e che prova a sviluppare processi di partecipazione e di democrazia reali.
Perché in contrapposizione a quello che crede Occhiuto e l’assessore Bisceglie, Cosenza non ha bisogno di politiche caritatevoli, buone solo per lavarsi la coscienza, ma ha bisogno di cittadini pensanti , orgogliosi, che rialzano la testa e che pretendono tutto ciò che gli spetta.
Comitato Piazza Piccola
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