Ma al Consigliere De Cicco e all’Amministrazione Comunale di Cosenza sarebbe bastato digitare Comitati di Quartiere su wikipedia per evitare un’enorme cantonata:
“I comitati di quartiere sono gruppi informali di cittadini che si incontrano, attraverso riunioni periodiche oppure attraverso una bacheca; quest’ultima utilizzata principalmente per mantenere la visibilità delle comunicazioni e dei programmi in calendario oppure anche solo per favorirne la partecipazione. L’obbiettivo di questi comitati è rendere responsabile la cittadinanza delle scelte amministrative e sociali che riguardano la comunità, nonché al fine di farsi interpreti e promotori degli interessi dei cittadini di fronte alle Istituzioni e alla Pubblica Amministrazione. Questi comitati, non avendo scopi di lucro, sono categorizzati come entità no profit, sono apartitici e mantengono la propria autonomia nei confronti dei partiti politici, delle associazioni sportive, sociali e culturali operanti all’interno o al di fuori del quartiere. I comitati di quartiere sono entità indipendenti e non sono in alcun modo riconducibili a collegi istituzionali, come possono, ad esempio, essere i consigli circoscrizionali. Per la loro costituzione è necessaria la presenza di almeno tre persone, definite anche “soci fondatori”. L’avvento di mezzi moderni di comunicazione, come il web, ha concesso alle libere associazioni, come i “comitati di quartiere”, potenzialità notevoli, incrementandone la proliferazione e presenza sul territorio.”
https://it.wikipedia.org/wiki/Comitati_di_quartiere
I Comitati di Quartiere esistono, diffidate dalle imitazioni!!!
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