La Regione Calabria con decreto n. 9480 del 04.08.2016 ha pubblicato le graduatorie relativo all’avviso sulla realizzazione di iniziative culturali per il 2016.
Siamo fuori anche questa volta. Sapevamo, del resto lo diciamo ormai da anni, dello strano intreccio ormai che ruota attorno ai festival in calabria, ai meccanismi mafiosi, clientelari e tutto il resto, ma questa volta abbiamo raggiunto veramente il top.
Un giornale on line del reggino già a fine mese dava la notizia del salvataggio in extremis del festival di Kaulonia, grazie all’interessamento dell’assessore regionale al lavoro. tutto questo a graduatorie non ancora pubblicate. negli stessi giorni, viene incrementata di 2 milioni di euro la dotazione finanziaria della linea di azione 1 quella appunto sugli eventi culturali (le graduatoria degli eventi finanziati si ferma proprio al Kaulonia festival). In queste ore circolano in alcuni centri manifesti di amministrazioni comunali di ringraziamento all’ente regionale per il contributo concesso, e in alcuni casi citando figure specifiche quali probabili intercessori. Ancora una volta sfogliando la graduatoria dei festival finanziati troviamo eventi di tutto rispetto insieme a delle vere e proprie ciofeghe (qualche sagra non manca mai, presepi viventi, rassegne estive di cui non si sa un kazzo). Cose inaudite, eventi che non hanno nemmeno un minimo di riferimento web. Un insulto per chi come noi, ma le realtà sono tante, si fa il culo da danni, sostituendosi a tutti gli effetti a quello che dovrebbero fare assessorati o altro ancora. e a pensare che una delle caratteristiche del bando era proprio quella di privilegiare gli eventi storicizzati.
E vabbe direte voi qual è la novità, cazzoni voi che avete partecipato, non sapete come vanno le cose in calabria. si certamente le cose stanno così, infatti prima di partecipare quest’anno ci avevamo pensato non una ma 20 volte, scontrandoci anche tra di noi. ma le risorse erano veramente tante per questo bando e ci siamo detti, potrebbe essere la volta buona. e poi, rispondendo ad uno dei criteri del bando abbiamo messo su una partnership, come si dice adesso, con i fratelli di radio epiro e quindi presentando un unico progetto EMIGRATION SONG – JOGGI AVANT FOLK, con l’idea di poter far fronte a qualche spesa (la nostra richiesta infatti di contributo è una delle più basse). Vabbè non è servito a niente. la cosa veramente triste e che gli eventi finanziati si portano a casa in media 100 mila euro a testa, una cosa veramente oscena considerando quello che fanno. e poi hanno il coraggio di presentarti dei bandi, ridicolissimi dove mettono insieme di tutto. un festival secondo la loro impostazione, dovrebbe non solo pensare all’idea culturale in se, come promuoverla, organizzarla, ma anche a come valorizzare con l’evento stesso la cittadella regionale, da poco realizzata, oppure come promuovere la mobilità sostenibile per l’accesso all’evento o ancora su come accrescere il senso di responsabiltà verso l’ambiente. cose sicuramente utili ma messe li con lo scopo di penalizzare proposte più piccole. tutto questo in presenza poi del meccanismo geniale delle sponsorizzazioni per cui se hai privati disposti ad investire sei ovviamente super premiato. sul bando e sulla genialità di chi lo costruisce ci sarebbe comunque da dedicare un seminario accademico, cose che si vedono solo in Calabria.
E allora per un attimo ci eravamo illusi e anche un po distratti. e’ sotto gli occhi di tutti le condizioni in cui è relegata questa nostra regione. questi signori giorno dopo giorno stanno decretando la morte civile di questa regione. qui non c’è più differenza tra uno schieramento e l’altro. abbiamo di fronte una tribù di massoni, cialtroni e gente spregiudicata. il festival finanziato o meno è poca cosa rispetto a quello che stanno veramente perpetrando nei nostri confronti. Da diversi anni nel nostro festival denunciamo le porcheria di questi signori. Oggi spetta a noi decidere se vivacchiare o meno. apparteniamo da sempre alla calabria che si ribella, a quella che non abbassa la testa, a quella che urla lo sdegno e denuncia le malefatte. la nostra esperienza è ben collocata in questa sfera. non sarà un bando andato male a fermarci. sono 19 anni che resistiamo e ancora abbiamo tanta voce in gola per urlare la nostra rabbia, e per il momento, dire a tutta questa gentaglia una cosa sola chiara ed immediata:
FOTTETEVI!!!
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