Una passeggiata all’aperto in una giornata di sole, un parco, delle altalene, uno scivolo e l’impossibilità di accedervi, l’impossibilità di giocare. Immedesimandoci nella frustrazione di quel bimbo oggi siamo contenti perchè finalmente a Cosenza questa barbarie é finita. Dal 15 Luglio 2016 nella Città dei Bruzi c’é un Parco senza barriere, aperto a tutti e tutte e che porta il nome di Piero Romeo, un ultrà. Ma il racconto non finisce qui. Questa impresa importantissima che rende Cosenza una città civile e autenticamente accogliente, senza chiacchiere e vave, non è figlia di un amministratore iluminato o di qualche fondo europeo ma della costanza, della caparbietà e dei sacrifici di un’associazione, la Terra di Piero, che dimostra ancora una volta come l’unione dei cittadini, dal basso, su obiettivi concreti e condivisi sia imbattibile ed autonoma non avendo bisogno alcuno di padroni e di padrini. Una vittoria di tutta la Cosenza autenticamente solidale che, in un periodo in cui soffia il vento maleodorante dell’esclusione e della xenofobia da “Prima gli Itagliani”, mostra il volto più bello della nostra comunità. Per questo motivo ringraziamo tutti e tutte, la Terra di Piero, gli ultrà, i senza casa, i migranti e la gente dei quartieri, perchè é solo grazie a loro che a Cosenza soffia ancora il vento profumato dell’inclusione e della giustizia sociale, dei diritti e della solidarietà e…. speriamo che diventi un uragano!
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