Si Metro. No. Si Tram oppure forse Si Filobus. Non si sa. L’importante non è il progetto ma le risorse che si muovono, le aziende che incassano ed assumono personale e poi tutto il corollario del movimento terra, del cemento e del ferro. Ma poi non sarà utile alla mobilità dell’area urbana. Non fa niente, anzi dopo qualche anno smantelliamo tutto e quindi altri appalti ed altre aziende da foraggiare. La progettazione esecutiva e tutti i lavori oggetto dell’appalto è stata affidata alla CMC di Ravenna mentre, mentre CAF SA, azienda spagnola, si occuperà della fornitura e messa in esercizio di tutto il materiale rotabile e delle relative prestazioni progettuali.
Neanche il tempo di affidare l’appalto e già la stampa locale ricorda l’ingresso a Marzo nella CMC del fratello ingegnere della ministra Boschi la stessa il cui padre è indagato per la bancarotta fraudolenta di Banca Etruria. Storie di familismo amorale nell’italica società del XXI secolo. Digressione di colore. Per attizzare ancora di più il fronte del NO ricordiamo l’impegno della CMC nella progettazione e costruzione del cunicolo esplorativo alla linea ferroviaria Torino-Lione. Qui urge un bel gemellaggio No TAV – No METRO! Non Finisce qui. La CMC oltre ad essere una delle principali società costruttrici della TAV in Val di Susa ha avuto ed ha appalti nell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, nella base militare americana Dal Molin a Vicenza, nei lavori per Expo 2015. Certamente un curriculum che non scopriamo oggi. Già nel 2014 un’inchiesta dell’Espresso titolava: “Pd e cooperative rosse, l’intreccio perverso”. Dall’inchiesta di Monza che presumeva un possibile «sistema nazionale», che potrebbe collegare alcune tra le maggiori cooperative rosse con una parte del Pd allo “scandalo del Mose su presunti accordi segreti tra le cooperative venete e i colossi emiliani per spartirsi, con la benedizione delle rispettive correnti locali e nazionali del Pd, gli appalti miliardari di Venezia” fino ad arrivare a Mafia Capitale dove, per la verità, si è dimostrato che gli affari non hanno ideologia visti i rapporti tra il cooperatore rosso Salvatore Buzzi e l’ex terrorista di destra Massimo Carminati. In quest’ultimo caso erano i migranti ad essere munti come delle vacche da latte e pare che fruttassero più della droga. Ora, sarà un caso, mentre la popolazione è fortemente contraria alla costruzione della Metro- Filo- Tram- Via il principale ultrà dell’opera è il nostro Governatore e capo pro-tempore del PC (Partito del Cemento) Maruzzo “Palla Palla” Oliverio che con il suo curriculum da PC-PDS-DS-PD, procedendo direttamente dalla storia del movimento operaio, rappresenta idealmente il nodo che unisce la ministra Boschi ed il PD nazionale e locale con una delle più importanti cooperative rosse dal nome novecentesco: Cooperativa Muratori & Cementisti – C.M.C. – di Ravenna.
Tutto lecito per carità. Fino alla prossima inchiesta!
A prescindere dagli uffici della Procura e dalle aule dei tribunali nei cui corridoi spesso i faldoni si perdono, ci opporremo sempre ad un’opera dannosa per la collettività ed utile solo a stringere i legami tra potere politico, lobby del cemento e clientele elettorali varie.
Da novelli Don Chisciotte a cavallo delle nostre ronzinanti biciclette gridiamo: No Metro! Un’altra mobilità è possibile.
Centro Sociale Rialzo
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