Di seguito l’articolo che stamattina ha aperto la pagina cosentina del quotidiano della Calabria.
Un nuovo teorema ai danni dei compagni, delle compagne e dei componenti tutti del comitato prendocasa, orchestrato dalla procura della repubblica cosentina dietro regia del procuratore capo Dario Granieri. Spogliare dalla sua cornice politica qualsiasi movimento sociale che lotta per il cambiamento di questa società, ricondurlo ad affare di criminalità comune, sminuire la sua composizione proletaria e di massa ascrivendola al mondo della marginalità è una prassi che le classi al potere hanno sempre condotto a partire dagli anni settanta. E oggi non stupisce certo che un intero movimento di massa nelle valli piemontesi venga bollato come terrorista dedito al sabotaggio dei cantieri e alla minaccia degli operai; che lo storico movimento dei disoccupati napolitani diventi un’associazione criminale organizzata all’estorsione del lavoro, e che il movimento di lotta per la casa un’associazione che fa business sulla disperazione della gente attraverso l’estorsione di affitti o mazzatte per l’ingresso alle liste di occupazione.
Risponderemo a queste infamità con la risposta che meglio ci riesce: la lotta e la mobilitazione di popolo.
La risposta ufficiale nei prossimi giorni, oggi le nostre priorità sono altre.
da oggi: prendocaSSa Cosenza
(noi siamo molto ironici)
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