Il giorno prima il Comitato Prendocasa ricevuto dal dirigente Aterp
Lo scorso sabato 11 dicembre, negli spazi della nuova occupazione di via Savoia, si è svolta una partecipata assemblea di quartiere, un’assemblea che ha registrato la presenza , fianco a fianco, di occupanti, semplici cittadini, militanti, organizzazioni sindacali di base, rappresentanti dei comitati di quartiere e della realtà culturali che, da lungo tempo, lo animano. Un momento di dialogo, conoscenza e confronto fortemente voluto da chi, ormai quasi un mese fa, si è ripreso con determinazione il diritto all’abitare, rivitalizzando uno stabile che, altrimenti, avrebbe continuato a versare nel più totale abbandono. L’invito alla partecipazione è stato positivamente accolto da un quartiere che, teniamo a ribadirlo, sin dal primo minuto si è mostrato accogliente e solidale, comprendendo immediatamente che “illegale” è chi specula, deturpa e sottrae impunemente risorse, non chi lotta per il riconoscimento di un diritto fondamentale. Il Comitato Prendocasa e gli occupanti si sono presentati al quartiere, rilevando l’importanza di innescare dei proficui cortocircuiti tra gli abitanti di via Savoia 24 e la restante popolazione del quartiere. Cortocircuiti di ordine sociale, culturale, formativo, solidale. Si è palesata la necessità di dare vita a iniziative che valorizzino le risorse umane e culturali presenti nel quartiere: scuola popolare, laboratori teatrali, momenti di gioco e svago per i più piccoli, pranzi sociali, interventi di riqualificazione nelle zone che circondano il quartiere, ivi compresa la villetta di via Roma.
Stimolanti, in tal senso, gli interventi dei rappresentanti del Teatro dell’Acquario, realtà che, si dal primo momento, si è mostrata assai sensibile alle necessità dell’occupazione. Altrettanto proficui gli interventi delle rappresentanti del neonato Comitato di Quartiere, che si propone di intessere un rapporto continuativo e quotidiano tra occupanti, abitanti e commercianti della zona, nella piena consapevolezza che solo il lavoro in comune può contribuire a migliorare gli standard di vita economici e sociali di un quartiere “di passaggio”, così vicino ma, spesso, così lontano dal cuore pulsante della città. L’incontro di sabato scorso, tuttavia, non è stato che l’inizio di un percorso che mira alla creazione di un dialogo costante e alla realizzazione di momenti concreti di condivisione. Il quartiere è decisamente dalla parte degli occupanti di via Savoia, il quartiere ha pienamente compreso che chi rivendica il diritto alla casa non è un alieno, ma un abitante di questa Terra massacrata che aspira alla Luna, ovvero alla dignità, non solo per se stesso, ma per tutti. Accanto ai momenti partecipativi, in settimana, è proseguito anche il lavoro politico del Comitato che, da mesi, chiede lumi sulla destinazioni dei fondi per l’edilizia popolare e pretende chiarezza sulla posizione dell’Aterp in merito all’occupazione di via Savoia. Venerdì scorso, una delegazione di Prendocasa è stata ricevuta dal Commissario Unico Ambrogio Mascherpa, strappando un importante tavolo inter-istituzionale tra Aterp, Comune e Comitato stesso, che si inaugurerà a gennaio. Un primissimo passo verso la chiarezza, forse. La testimonianza, di certo, che solo la lotta paga e che solo attraverso la lotta si conseguono risultati concreti.
COMITATO PRENDOCASA
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